Sabato, 27 Aprile 2024

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale, eccoci di nuovo qui, come ogni anno… come dici? Sì, sono sempre io, quella che ogni anno ti chiede il metabolismo veloce e lo scudetto del Napoli. Sì, immagino, non sono la sola, non sono regali originali. Sì, lo so, ma non è che perché l’anno scorso mi hai in parte accontentato io poi non ti posso scrivere anche questo dicembre: Natale viene ogni anno, proprio come il campionato, e quindi anche stavolta ti scrivo. Le richieste, lo sai, sono sempre quelle due, ed è inutile ripeterle, no? Guarda tre righe più sopra. Ecco.

Sì, vorrei lo scudetto anche quest’anno, perché due volte di seguito, ma pure tre, mi darebbe una gioia che nulla al mondo, e siccome non sono un asso in aritmetica (la propensione per i numeri, lo sai, te l’ho chiesta nel 1986 per imparare le tabelline, ma la letterina non deve essere mai arrivata o se la sono mangiata le renne, vai a capire. Però quell’anno per lo scudetto mi hai accontentata quindi non fa niente per le tabelline) ma cerco di conservare un minimo di senso della realtà, immagino che sia quantomeno improbabile. Tranne per un miracolo, ed essendo tu Babbo Natale non dovrebbe essere difficile, non te lo devo dire io che devi fare: un legamento scassato di là, un po’ di influenza di là, uno spogliatoio spaccato più su, un infortunio in nazionale sparpagliato qui e lì e tadaaa, ci pigliamo quei dieci/dodici punti che ci separano dall’Inter. Non si può fare? Vabbè, io te lo chiedo, poi vedi tu. Se è proprio impossibile mi va bene anche la Champions League. No, non il piazzamento in classifica per andare in Champions l’anno prossimo, la vorrei vincere quest’anno. Questa sì, mi piacerebbe. Lunedì a mezzogiorno c’è il sorteggio, lo sto che stai incasinato di lavoro, però se puoi mandare un elfo… vabbè, vedi tu, io te l’ho detto.

Poi l’anno prossimo vorrei un arbitro con gli occhiali, se possibile. Uomo o donna, bianco o nero (non bianconero, non ti confondere), basta che ci veda. Che veda la caricata da rugbista fatta su Osimehn, per dire, o i falli che subiamo, non solo quelli che facciamo.

Vorrei ogni domenica un gol bello come quello di Kvaraskeila su assist di Osimehn: un gol cercato, voluto, con la determinazione con cui ho desiderato Barbie Luce di Stelle nel 1987.

Sette tocchi di collo piede, ginocchio, piede, tacco e poi il passaggio a Kvara, palo, mani nei capelli, faccia che dice “e chi glielo dice a Victor che dopo quello che che si è fidato di fare io ho preso il palo” e poi gol. Bello, bellissimo. Quei due si intendono, si amano, come amavo la specchiera e il letto a baldacchino della sopraccitata Barbie Luce di Stelle.

Ecco, questo vorrei: lo scudetto, certo, ma più di tutti il divertimento, la magia, il gruppo, la gioia della partita di calcio. Desidero che si divertano in campo, e noi con loro.

Questo vorrei da te. Tutto il resto si compra nei negozi, e non vale la pena scomodare te, con tutto quello che hai da fare.

Buona Natale e Forza Napoli

Serena

Serena Venditto
Author: Serena Venditto
È nata a Napoli il primo agosto 1980, per festeggiare il compleanno della squadra. Archeologa e scrittrice, è autrice di una serie giallo-umoristica con protagonisti il gatto detective Mycroft e un gruppo di amici impiccioni, di cui l’ultimo è l’ebook gratuito “Malù si annoia. Quarantena in giallo per quattro coinquilini e un gatto”. Cura per Napoliclick la rubrica #Barsport

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