Autonomia differenziata: è il momento della mobilitazione
Quando si iniziò a parlare dell’Autonomia differenziata cominciai a dedicare dei post all’argomento, ma molti miei amici mi accusarono di essere ingenuo.
Non se ne farà niente e poi ci sono tanti parlamentari del sud anche a destra che non lo permetteranno. Così mi dicevano, con un eccesso di ottimismo che mi preoccupava non meno della convinzione della Lega e di Calderoli. E infatti la scorsa settimana l’Autonomia differenziata è passata al Senato, con tanto di voto favorevole di 45 senatori della maggioranza eletti nel meridione. Quelli che avrebbero dovuto garantirci.
In questi ultimi giorni colgo però e finalmente una maggiore consapevolezza che fanno sul serio. In attesa che il progetto sia discusso alla Camera, dobbiamo mobilitarci se vogliamo almeno provare a impedire che l’Autonomia destinata a spaccare l’Italia e a seppellire definitivamente il Sud diventi legge.
Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato un ordine del giorno, che ho presentato insieme ai colleghi consiglieri Sorrentino e Andreozzi, che impegna la giunta e lo stesso Consiglio a rappresentare la propria contrarietà all’Autonomia differenziata. Andremo avanti eventualmente fino al ricorso a un referendum abrogativo, perché questa proposta è fortemente lesiva dell’unità del paese e dell’uguaglianza, costituzionalmente sancita, tra ogni cittadino Italiano.