Rapporto Ministero della Salute: il primo figlio a 33 anni e i papà tutti in sala parto
L’età media delle donne per il primo figlio è 33 anni (31 per cittadine straniere), l’88% partorisce in strutture pubbliche e nel 95,4 % dei casi in sala parto c’è il papà.
Questi alcuni dei dati rilevati per l’anno 2021 dal flusso informativo del Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP).
La rilevazione – istituita dal Ministero della Sanità - costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita, rappresentando uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Dove partoriscono le donne in Italia
L’ 88,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, l’11,4% nelle case di cura e solo lo 0,2% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.).
Le caratteristiche delle madri: provenienza, età e livello di istruzione
Nel 2021, circa il 19,9% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri non italiane; in particolare, in Emilia Romagna, Liguria e Marche oltre il 30% delle nascite è riferito a madri straniere.
Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,0%) e dell’Unione Europea (21,4%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,0% ed l’8,7% delle madri straniere.
L’età media della madre è di 33,1 anni per le italiane mentre scende a 31 anni per le cittadine straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane, quasi in tutte le Regioni, superiore a 31 anni. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 29,2 anni.
Delle donne che hanno partorito nell’anno 2021 il 42,4% ha una scolarità medio alta, il 23,4% medio bassa ed il 34,2% ha conseguito la laurea.
La gravidanza
Nel 91,0% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 75,9% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Nell’ambito delle tecniche diagnostiche prenatali invasive sono state effettuate in media 3,4 amniocentesi ogni 100 parti.
Il parto
La donna ha accanto a sé al momento del parto (esclusi i cesarei) nel 95,4% dei casi il padre del bambino, nel 3,4% un familiare e nell’1,2% un’altra persona di fiducia.
In media, nel 2021 il 31,2% dei parti è avvenuto con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali che comunque evidenziano che in Italia vi è un ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. I dati denotano comunque una tendenza alla diminuzione, in linea con le indicazioni delle “Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”.
I neonati
Lo 0,8% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,0% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,6% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10.
La procreazione medicalmente assistita (PMA)
Il ricorso ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) risulta effettuato in media in 2,9 gravidanze ogni 100.