Caro bollette: ecco quanto si risparmierebbe con l’ora legale permanente
Lancette indietro di un’ora, un’ora in più di sonno. Ci siamo quasi. Nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 saluteremo l’ora legale per dare il benvenuto a quella solare. L’appuntamento è alle 3 quando gli orologi saranno posizionati alle 2 e da lì si ripartirà: perderemo un’ora di luce nel pomeriggio che però guadagneremo la mattina. L’ora solare ci farà compagnia fino all'ultimo weekend di marzo 2023 quando, tra sabato 25 e domenica 26, torneremo a spostare le lancette in avanti.
Ma considerando anche il caro energia non sarebbe meglio mantenere l’ora legale per sempre, così da risparmiare qualcosina e alleggerire le tasche di consumatori e non solo?
In realtà, si tratta di un tema molto dibattuto negli ultimi anni. E nelle scorse settimane è stato pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe l'appello lanciato al Governo dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit insieme con i rappresentanti delle istituzioni e della società civile per prorogare l’ora legale in Italia. Ad accompagnare la richiesta, 58mila sottoscrizioni di cittadini raccolte in una sola settimana grazie ad una petizione sul sito change.org (Ora legale).
In particolare, nell’appello si chiede una temporanea sospensione del passaggio all'ora solare almeno fino al prossimo 30 novembre: una specie di test per valutare effettivamente il risparmio ottenuto in appena un mese. Si tratterebbe di un provvedimento come quello sperimentato negli Stati Uniti nel 2007, quando l'ora legale fu prorogata per quattro settimane, con un conseguente risparmio energetico.
Un risparmio energetico di oltre 500 milioni di euro all’anno
Secondo quanto diffuso da Sima, prolungare la durata dell'ora legale consentirebbe un risparmio energetico di oltre 500 milioni di euro all'anno grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica, e un taglio alle emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 all'anno, con conseguenze positive sulla salute umana.
La proroga dell'ora legale – ha sottolineato Sima - almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili, nel contesto del caro-bollette e dei comportamenti anti-spreco richiesti ai cittadini col decreto appena approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificarne anche in sede europea l'opportunità del mantenimento permanente”
L’80% dei cittadini dice “no” al cambio delle lancette
A scendere in campo anche il Codacons che ha appoggiato la proposta della Sima di adottare l’ora legale permanente come forma di contrasto al caro-energia.
“Da circa 20 anni - ha fatto sapere Codacons - chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno. I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due. Risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti: non è certo un caso se in farmacia, a seguito del cambio ora solare/ora legale, si impennino puntualmente anche le vendite di prodotti contro il jetlag. Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in questo momento di grave crisi energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe risparmi sui consumi di energia pari, secondo le stime Sima, a 500 milioni di euro l’anno”.