Coldplay a Napoli, il concerto va a olio esausto di pizza fritta. Ma è davvero un evento green?
Quando nel 2019 i Coldplay comunicarono la loro decisione di non tornare sul palco finché non si fosse trovato un modo per rendere i loro concerti “ecosostenibli”, in molti storsero il naso non credendo potesse accadere davvero. E invece la band britannica ha mantenuto la promessa ed è partita alla volta di un grande Tour mondiale per la presentazione del nuovo album Music of the Spheres in chiave green.
Le date del 21 e del 22 giugno 2023 allo Stadio Maradona di Napoli fanno parte del “concept”.
“Siamo consapevoli che il pianeta sta affrontando una crisi climatica – dichiara Chris Martin, anchorman dei Coldplay quando nel 2022 ha annunciato il tour – Quindi abbiamo trascorso gli ultimi due anni consultandoci con esperti ambientali per rendere questo tour il più sostenibile possibile e, altrettanto importante, per sfruttare il potenziale del tour per spingere le cose in avanti. Non faremo tutto bene, ma ci impegniamo a fare tutto il possibile e a condividere ciò che impariamo. È un lavoro in corso e siamo davvero grati per l’aiuto che abbiamo avuto finora”.
Il progetto di concerti ecosostenibili dei Coldplay
Il programma della band di “Viva la Vida” e “Fix you” si basa su alcuni punti fondamentali:
- Ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al tour più recente della band (2016-2017).
- Alimentare lo spettacolo completamente con energia rinnovabile, sfruttando l’energia solare e l’energia cinetica alimentata dai movimenti dei fan (attraverso un pavimento cinetico e delle biciclette).
- Assorbire una quantità di CO2 significativamente maggiore di quella prodotta dal tour con una varietà di soluzioni basate sulla natura e sulla tecnologia, incluso piantare un albero per ogni biglietto venduto.
- Attraverso un’app ufficiale del tour, incoraggiare i fan a utilizzare il trasporto meno inquinante per arrivare agli spettacoli, premiando con sconti coloro che lo faranno.
- Garantire che tutto il merchandising del tour sia ottenuto in modo sostenibile, etico e plastic free.
- Niente bottiglie di plastica usa e getta, in ogni data si offrirà acqua potabile gratuita e si inviterà i fan a portare le loro bottiglie riutilizzabili.
- Mettere il 10% di tutti i profitti in un fondo per cause ambientali e sociali, tra cui ClientEarth, One Tree Planted e The Ocean Cleanup.
Le date napoletane. Fra successi e fallimenti
Tutto esaurito in poche ore quando a settembre 2022 sono stati messi in vendita i biglietti per le date napoletane del concerto. Un successo al botteghino che però non è in tutto corrisposto ad un successo sul piano del progetto di ecosostenibilità promosso dalla band. Il generatore è alimentato con olio fritto riciclato (sarà un caso nella terra di pizza fritta e zeppole e panzarotti? ), le batterie ricaricate con energia solare ed eolica, power bikes e i kinetic floors fanno in modo che gli spettatori producano energia muovendosi, i braccialetti luminosi sono in materiale compostabile, ma sui social abbondano le segnalazioni di immondizia sparsa ovunque nei pressi del Maradona.
Scrive con rammarico sul suo profilo Facebook l’ingegnere Carmen Cristina Baruffini “Dove era la nettezza urbana che, secondo me, a concerto iniziato, doveva già iniziare la pulizia... All'uscita la piazza era un tappeto di plastica e bottiglie di vetro. Dove era il controllo? Io vado ai concerti da una vita, a Napoli in passato e in altre città. Purtroppo è triste dirlo, ma per come stanno andando le cose a Napoli da un po' di anni, questa città non può considerarsi una metropoli Europea, nonostante la storia, la cultura e la bellezza che avremmo da vendere”. Senza tener conto del traffico congestionato per ore in gran parte delle vie principali della città, soprattutto in direzione di quartieri non ben supportati da un trasporto pubblico capillare.