Digital talk del Progetto Welfare 4.0
La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) dà il via ad un’iniziativa comunitaria d’inclusione, Welfare 4.0 – Per una definizione di un welfare comunitario di inclusione, finanziata nell’ambito dell’Avviso 2/2020 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il progetto, interamente dedicato a Rita Barbuto, attivista per i diritti delle persone con disabilità recentemente scomparsa, partirà sabato 9 aprile 2022, alle ore 10.00 con una serie di workshop di sensibilizzazione.
Sarà possibile partecipare al digital talk online in diretta streaming sulle seguenti piattaforme:
- https://www.facebook.com/events/1859033590954828/
- https://www.youtube.com/watch?v=4D7gzPIInCg
- https://www.fishonlus.it/progetti/welfare-4-0/
- https://us02web.zoom.us/j/85140474864#success
Il progetto Welfare 4.0 punta a formare gli operatori pubblici e privati che operano nei diversi sistemi regionali, al fine di implementare un nuovo welfare comunitario d’inclusione. Oltre che sensibilizzare gli operatori della comunicazione e del mondo dell’informazione nel costruire una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità, sono coinvolti nel progetto i partner: FISH Onlus – Capofila, (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la UILDM Direzione Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), con le collaborazioni esterne di diverse università, enti locali ed associazioni del terzo settore.
Spiega il Presidente della FISH, Vincenzo Falabella: «Il progetto Welfare 4.0 nasce dalla considerazione che l’emergenza dovuta al coronavirus ha ulteriormente confermato le criticità del welfare state italiano mettendo a nudo la fragilità del modello della presa in carico alla base dei servizi rivolti alle persone con disabilità ma anche dall’attenta valutazione del fatto che i 20 welfare regionali, spesso assai diversi tra loro in termini di risorse economiche e di azioni messe in campo, si concentrano sull’offerta di servizi che non hanno spesso finalità di empowerment, di abilitazione e di inclusione, premesse, queste, indispensabili per il conseguimento della piena cittadinanza delle persone con disabilità».