La Fondazione Pietà de’ Turchini riceve il premio REMA Awards
La Fondazione Pietà de’ Turchini riceve il prestigioso premio REMA Awards, riconoscimento tributato a chi ha contribuito in modo significativo al settore della musica antica. Il premio è stato ritirato mercoledì 5 giugno, a Stoccolma, nella cornice del Tessin Palace, dalla presidente della Fondazione Mariafederica Castaldo.
Ogni due anni, REMA – il network rappresentativo della Musica Antica che riunisce più di 130 organizzazioni a livello europeo – premia i progetti e le personalità più audaci del settore: evidenziando le proposte più innovative, l’obiettivo dei REMA Awards è quello di celebrare la diversità e la natura interdisciplinare dei progetti.
Quest’anno, il Centro di musica antica partenopeo ha concorso nella categoria New technology prize, con Prendi Nota, una app mobile gratuita, grazie alla quale è possibile visitare la città di Napoli, in 6 itinerari tematici, attraverso le testimonianze materiali e immateriali della sua storia musicale. Realizzato con la collaborazione di Progetto Museo per quanto riguarda la storia dell’arte e dell’architettura e Pyn Lab, azienda esperta di progettazione e sviluppo tecnologico, il progetto è co-finanziato dalla Regione Campania attraverso i fondi POR CAMPANIA FESR 2014-2020 O.S. 3.3 per “Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali”.
Le nomination sono state valutate da una giuria di specialisti del settore culturale e la cerimonia di premiazione si è svolta in occasione dell’assemblea generale annuale dei REMA.
«Idealmente – spiega Castaldo – sono qui con noi, a Stoccolma, tutte le professionalità che contribuiscono ai progetti della Fondazione. È la seconda volta che entriamo nella short list del premio e con grande gioia riusciamo a vincerlo. È un grande onore e un orgoglio, perché è un riconoscimento di livello internazionale, che vede concorrere circa 130 realtà disseminate sul territorio europeo. È un premio che mette al centro Napoli e che auspichiamo vada a vantaggio della città: l’app è pensata per valorizzare le nostre radici storiche e l’identità culturale del territorio. Abbiamo inteso questo strumento così agevole e facile da scaricare – anche perché gratuito – come un modo per trasmettere in maniera trasversale e intergenerazionale una serie di conoscenze che altrimenti sarebbero accessibili solo a pochi. La filosofia che sta dietro al progetto è quella di veicolare la cultura musicale che Napoli ha nel suo DNA, legata in maniera identitaria ai luoghi cittadini che l’hanno ispirata e che ancora oggi ne sono pregni. Tutto questo ci sembra importantissimo in un momento storico in cui il turismo di massa ha preso il sopravvento ed è grande il rischio di veicolare un’immagine appiattita e superficiale di molti luoghi storici italiani ed europei».