Cessate il fuoco ovunque, Napoli si mobilita per la pace
Un flash mob per ripetere a gran voce “Cessate il fuoco ovunque”. A organizzarlo è la rete Pangea Scampia che ha dato appuntamento a sabato 24 febbraio 2024 alle 11 a Largo Battaglia, Scampia, a Napoli.
Una iniziativa legata alla Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina e Ucraina, promosso dalla Rete italiana pace e disarmo.
«Saremo a Scampia, davanti lo Stadio Antonio Landieri, dalle 9.30 alle 12.30 – spiegano gli organizzatori - come ogni ultimo sabato mattina del mese per la cura collettiva del "Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza" che è stato realizzato dal basso dalla rete di associazioni, scuole e singole persone attive sul territorio riqualificando un'area prima abbandonata e degradata riempiendola di bellezza e di significato. Nel corso della mattinata effettueremo la consueta pulizia delle aiuole e nuove piantumazioni connesse al "Corridoio delle farfalle" che stiamo creando disseminando sul territorio essenze gradite alle farfalle presenti e accoglieremo nuove classi che partecipano al "Progetto Pangea". E alle 11 ci fermeremo per il flash mob esponendo dei cartelli a comporre la scritta:
Cessate il fuoco».
Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per la pace
Il flash mob si inserisce tra le iniziative promosse dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per la "Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il Cessate il Fuoco in Palestina e Ucraina”, in programma sabato 24 febbraio 2024.
«Chiediamo nuovamente a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali – si legge sul sito di Rete Italiana Pace e Disarmo - di mobilitarsi insieme nelle piazze italiane, per ribadire il no a tutte le guerre e il no al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per: la messa al bando delle armi nucleari, la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta, la riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati, l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania, la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina».
Il Progetto Pangea
La Comunità Pangea è una rete dal basso, di cui fa parte il Gridas, autogestita e autofinanziata, in cui ciascuno condivide quello che ha: competenze, idee, impegno, materiali.
Si tratta di un progetto di formazione alla nonviolenza e di cura del verde pubblico rivolto alle scuole del quartiere dalla rete di associazioni e cittadini attivi di Scampia che ha portato alla realizzazione del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” in sei aiuole prima abbandonate di Largo Battaglia a Scampia.
Il “Giardino” è formato da aiuole tematiche dedicate ai cinque continenti e, la sesta aiuola, al Mediterraneo inteso quale culla di civiltà. Le aiuole sono dedicate a due personaggi testimoni di nonviolenza per quello specifico continente e vi sono piantate essenze autoctone di ciascun continente.
Numerosi murales arricchiscono di bellezza e significato i muri che circondano il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”: sui muri, oltre alla sintesi del progetto Pangea, tradotto in napoletano come “Simme tutt’uno”, sono raffigurati i volti dei testimoni di nonviolenza ai quali sono dedicate le aiuole, cui si aggiungono, anno per anno, altre persone che permettono delle proposte di riflessione da sviluppare con gli studenti. Da Martin Luther King a don Milani e Gino Strada, solo per fare qualche esempio.