Da Napoli al Brasile: Vittorio e Dora, una vita dedicata agli altri
Gli abbracci di bambini che vivono in condizioni di povertà sono stati la spinta per cambiare vita, per ricominciare daccapo, dall’altra parte del mondo. Così, circa 15 anni fa, Vittorio e sua moglie Dora sono partiti da Napoli alla volta del Brasile, dove più del 20% della popolazione vive nella miseria estrema. E lo hanno fatto per dedicarsi a chi ne ha bisogno: ai più piccoli, alle famiglie in difficoltà, e in particolare alle ragazze madri.
Proprio come fanno due genitori, Vittorio e Dora si prendono cura di Giuliana che ad appena 14 anni ha già un bambino, di Kesia, diciassettenne con due figli, e di tutte le giovani mamme che, non avendo un compagno al loro fianco, senza un aiuto concreto rischierebbero di trascorrere un’esistenza segnata per sempre.
Nel 2005, insieme con alcuni amici napoletani, la coppia ha fondato l’associazione Uguali e Diversi ONLUS.
“A Maceió, la capitale dello stato di Alagoas, che è una delle città più violente e pericolose al mondo – spiega Vittorio Caracciolo, presidente della ONLUS - il 30% delle madri sono adolescenti. Con l’associazione religiosa Missão Faça-se, abbiamo attivato un percorso di assistenza per le adolescenti incinte o madri, nella favela di Vergel, un’immensa baraccopoli ai margini della laguna Mundaù. Così abbiamo istituito un centro di riferimento per accogliere le ragazze e accompagnarle alle visite specialistiche in una clinica privata dove ricevono consulenza e prestazioni, ovviamente tutto a nostre spese. Forniamo loro alimenti, abbigliamento, medicinali e tutto ciò di cui il bambino necessita. Ci occupiamo anche della loro istruzione, con la speranza di un inserimento nel mondo del lavoro. Alle più motivate acquistiamo le attrezzature per iniziare un'attività lavorativa o le iscriviamo a corsi di formazione”.
Dalla distribuzione di alimenti alle attività dedicate ai bambini
Nonostante mille difficoltà, dovute soprattutto alla mancanza di sostegni economici e volontari operativi sul campo, l’associazione ha messo in piedi numerose iniziative con interventi più mirati, attingendo le risorse esclusivamente dalle proprie tasche. Fra queste, la confezione e la distribuzione di cesti di alimenti e prodotti per l’igiene personale destinate a cento famiglie una volta al mese. Ma non solo.
“Due volte a settimana – continua Vittorio – distribuiamo minestre calde alle famiglie di cui ci occupiamo. Organizziamo anche una serie di attività per i più piccoli nella sede dell’associazione, dove mangiano, giocano e assistono alla proiezione di film. Ci occupiamo anche degli spostamenti: li andiamo a prendere nelle loro case nella favela e li portiamo in sede per far trascorrere loro momenti spensierati. Poi li riaccompagniamo a casa. Ci sono tantissimi bambini in grave stato di povertà che aiutiamo perché necessitano di visite specialistiche e cure associate”.
Una vita dedicata agli altri
Sempre con un occhio particolare all’istruzione e alla formazione, già da prima del 2005, Vittorio e Dora hanno iniziato a collaborare al centro di accoglienza notturno e diurno per ragazzi abbandonati a Barra Nova, vicino Maceiò e nella favela Gruta do Neno. Una iniziativa nata in collaborazione con le suore missionarie dell’Istituto delle Povere Figlie della Visitazione nel quartiere napoletano di Barra a Napoli. Un impegno nel sociale che è cresciuto negli anni.
“Nel 2017 – continua il presidente - abbiamo avviato un progetto, Crescer Juntos, nella favela Vale do Reginaldo. L’obiettivo era quello di costruire uno spazio di aggregazione protetto, un centro di riferimento e di progettazione di ogni altra attività socio-educativa, di scolarizzazione, di formazione professionale per bambini, ragazzi e giovani donne”.
Un progetto inserito in uno scenario caratterizzato dall’abbandono di bambini in strada e dalla presenza di ragazzi orfani, lasciati in balìa di loro stessi, a causa dello stato di miseria e di degrado sociale in cui versano le famiglie.
“Al centro – racconta - afferivano circa 60 ragazzini (tra i 7 e 12 anni) che avevano l’opportunità prima di tutto di mangiare, studiare e giocare. Abbiamo sempre ritenuto che l’istruzione e la formazione costituissero il sistema migliore e più efficace per far emergere la personalità dei ragazzi, per far crescere in loro l’autostima e una nuova identità socioculturale e favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. A causa del Covid abbiamo dovuto chiudere per quasi 20 mesi il nostro Centro che non è stato più riaperto perché il progetto aveva costi di gestione insostenibili per una piccola associazione come la nostra”.
Uguali e Diversi ONLUS: come sostenere l’associazione
Donazioni: Per sostenere l’associazione è possibile effettuare una donazione con bonifico bancario o con bollettino di conto corrente postale con la causale “Erogazione Liberale”. L’importo è in parte detraibile dalla dichiarazione dei redditi.
- Bollettino Conto Corrente Postale 68932987
- IBAN POSTE IT41U0760103400000068932987
- IBAN MPS IT31L0103040108000000905891
Adozione a distanza di un progetto: Adottando un progetto a distanza saranno tutti i bambini e le donne che partecipano a beneficiarne e così la comunità in cui vivono. Si può contattare l’associazione via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere la scheda del progetto. In seguito si riceveranno notizie periodiche che consentiranno di seguire le attività realizzate attraverso il proprio contributo.
Donare il 5 per mille: Il 5 x 1000 rappresenta una grossa opportunità per le piccole associazioni. Questo il codice fiscale da inserire nella dichiarazione dei redditi: 96019260635
Info e contatti
Sito web http://www.ugualiediversi.org/
Fb https://www.facebook.com/ugualiediversi | https://www.facebook.com/vittorio.caracciolo.7/
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono +5582999834313