I doppi turni a scuola ledono i diritti dei nostri figli, in primis quello all’istruzione ma anche quello alla salute. Così i genitori dei bambini autistici e con altre forme di disabilità di Afragola scrivono in una lettera diretta alle istituzioni per denunciare la mancanza di certezze per il futuro dei propri figli, alunni della scuola elementare e materna “Guglielmo Marconi” del comune del napoletano.
Primo Piano
Napoli città che accoglie per tradizione e per vocazione. Sembrano concordi su questo punto istituzioni e associazioni, riunite oggi 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, nella sala di Santa Maria la Nova per l’iniziativa promossa dal Comune di Napoli insieme alla Città Metropolitana, la Rete SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), l’Università L’Orientale e l'UNHCR.
Sono intervenuti, tra gli altri: l’assessore comunale alle Politiche Sociali Luca Fella Trapanese, il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore regionale all’Immigrazione Mario Morcone, la dirigente di Città Metropolitana Renata Monda, la Console Generale degli USA a Napoli Tracy Roberts-Pounds.
Guarda il servizio
Il 4 dicembre 2000 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra, istituiva questa giornata definendo esattamente lo status di rifugiato “che viene concesso a chi rischia la persecuzione per motivi sessuali, religiosi o etnici nel proprio Paese d'origine”.
Napoli celebra questa giornata con una festa interculturale e la partecipazione delle comunità di migranti della città, coinvolti in danze, musica e laboratori nel Chiostro di Santa Maria La Nova. Durante la mattinata, la console degli USA a Napoli Tracy Roberts-Pounds ha anche consegnato 500 libri in italiano e in inglese destinati alle biblioteche dei Centri SAI e alla Consulta degli Immigrati.
Una persona che sapeva far breccia nel cuore della gente, grazie alla sua umanità e a quella capacità di entrare in empatia con tutti, in particolare, con i più fragili. Ci lascia oggi Anna Carmela Insante, ischitana, avrebbe compiuto 75 anni tra un mese. Assistente sociale, figura storica della cooperazione e co-fondatrice della cooperativa sociale Accaparlante del gruppo Gesco.
Da sempre impegnata ad Ischia nel campo della psichiatria, Anna se ne va dopo una degenza nell’ospedale di Ischia, in cui era stata ricoverata due mesi fa per una crisi respiratoria, per poi avere delle complicazioni, che l’hanno portata oggi, intorno alle 13, a spegnersi nell’isola che amava tanto.
Lascia quattro figli, di cui due diventati a loro volta operatori sociali della cooperativa. Una passione, quella per il sociale e per gli ultimi, che aveva saputo trasmettere a chiunque incrociasse sul suo cammino. Con lei se ne va un pezzo importante del sociale e oggi, quel mondo che la amava e stimava tanto, a partire dagli operatori del gruppo di imprese sociali Gesco, si stringe intorno alla famiglia di Anna per questa dolorosa perdita.
Di seguito, il ricordo di Alessandro Vasquez, presidente della cooperativa sociale Accaparlante.
«La prima volta che misi piede a Villa Orizzonte era 25 anni fa, ed io ero appena un ragazzino neolaureato al primo impiego e mi ritrovati catapultato all’improvviso in una struttura residenziale per sofferenti psichici che da pochissimo avevano lasciato il manicomio. Fui travolto da quel gruppo di lavoro fantastico, che già da qualche anno faceva un lavoro enorme e splendido nel tentativo di recuperare quelle donne e quegli uomini per troppo tempo mortificate in strutture degradate e umilianti.
Fu proprio allora che conobbi Anna che da subito mi “adottò”, comprendendo il mio smarrimento e mi aiutò a inserirmi professionalmente e umanamente in un contesto di cui non sapevo nulla. Con il suo temperamento, con la sua forza, con la sua ironia, col suo pragmatismo, col suo sorriso Anna è stata una compagna di viaggio eccezionale in questi lunghi anni che hanno visto nascere e crescere la cooperativa Accaparlante di cui è stata la prima e più importante artefice. Se non ci fosse stata lei nulla di quello che è stato sarebbe mai potuto accadere. Nessuno potrà mai dimenticare tutto quello che ha fatto per gli ospiti delle nostre strutture, che ha assistito e coccolato con professionalità e amore.
Oggi ci lascia una grande donna, una grande professionista e uno dei più importanti punti di riferimento per tanti di noi che in questi anni hanno avuto la fortuna di lavorare e condividere pezzi di strada con lei. Da oggi nulla sarà più come prima. Ti terrò sempre nel mio cuore e mi strapperai ancora sorrisi tutte le volte che nel portafogli vedrò il santino di Padre Pio che mi regalasti tanti tanti anni fa, sempre tra una risata e l’altra quando, sapendo bene della mia laicità, mi dicesti che non aveva importanza, perché avresti pregato tu anche per me. Ciao Anna, ti voglio bene».
Addolorata, Silvana Visciano, dirigente della coop Accarlante, le voleva bene come a una madre e la ricorda così: «Anna per me era il sorriso, è la persona che mi ha fatto più ridere nella vita e, allo stesso tempo, mi ha insegnato il significato della cooperazione. Lei era capace di trasferire alle persone il senso dello stare insieme agli utenti. Era una donna straordinaria, la ricorderò sempre come una combattente per la sua forza di volontà e il suo coraggio. Mi diceva sempre che ero come una figlia per lei e lei per me era come una mamma».
(nella foto da sinistra: Silviana Visciano, Anna Carmela Insante, Alessandro Vasquez)
I doppi turni a scuola ledono i diritti dei nostri figli, in primis quello all’istruzione ma anche quello alla salute. Così i genitori dei bambini autistici e con altre forme di disabilità di Afragola scrivono in una lettera diretta alle istituzioni per denunciare la mancanza di certezze per il futuro dei propri figli, alunni della scuola elementare e materna “Guglielmo Marconi” del comune del napoletano.
A 100 anni dalla nascita del pedagogista Alberto Manzi, la Società Italiana di Pedagogia e le Università di Napoli Federico II, Orientale, Parthenope e Suor Orsola Benincasa dedicano un convegno nazionale al tema del contrasto alle povertà educative e alla dispersione scolastica. Non è un caso che la tre giorni della SIPed si svolga proprio a Napoli, città maglia nera su questi temi, con tassi di evasione scolastica tra i più altri a livello nazionale, soprattutto in alcuni quartieri periferici.