Venerdì, 26 Aprile 2024

Antonio Gargiulo: onorato di essere stato nominato Ambasciatore dell'Inclusione

Ad Antonio Gargiulo, presidente della squadra multietnica Napoli United, è stato conferito il titolo di Ambasciatore per l’Inclusione dal Centro Linguistico dell’università di Napoli Federico II, per aver fondato il progetto sociale oltre dodici anni fa. Stesso riconoscimento per l’allenatore del team multiculturale, Diego Armando Maradona Jr. 

“Ovviamente sono pieno di orgoglio e sono onorato di aver ricevuto questo titolo dal CLA di una università di grandissima storia e prestigio – commenta Antonio Gargiulo - è un riconoscimento personale ma che di fatto premia il club che rappresento, il Napoli United, che da 13 anni ha come obiettivo primario quello di creare inclusione ed aggregazione oltre a combattere qualsiasi forma di razzismo e di discriminazione. Pertanto devo ringraziare tutti coloro i quali ci hanno permesso di arrivare a questo traguardo”. 

In questi anni il Napoli United, la seconda squadra di Napoli, ha rappresentato un importante strumento di integrazione sociale attraverso lo sport: “Da sempre siamo un punto di riferimento per tanti ragazzi migranti che vivono nella nostra città e da anni poniamo l'attenzione anche sul tema della parità di genere praticando anche calcio femminile”, dice il presidente. In questo periodo in cui cade la giornata mondiale contro il razzismo, due collaboratori del team multietnico sono in Mali, altri due sono appena rientrati dalla Turchia, confine siriano, per un progetto europeo Erasmus plus praticando sport con ragazzi rifugiati afghani; altri ancora hanno partecipato alla missione di Gesco in Polonia a sostegno della campagna #Gescoperlapace per accogliere i profughi in fuga dall’Ucraina.

Napoli United, la seconda squadra di calcio della città 

Oggi Napoli United è una cooperativa sportiva dilettantistica sociale del gruppo Gesco. 

La squadra di calcio multietnica nasce per iniziativa di Antonio Gargiulo e dei senegalesi Sow Hamath e Watt Samba Babaly. Negli oltre dodici di attività la società ha coinvolto cittadini del Senegal, Costa D'Avorio, Capo Verde, Niger, Tunisia, Paraguay, Cile, Brasile, Argentina, Ghana, Portogallo, Francia, Ecuador, San Salvador, come prova di un sentimento di amicizia e fratellanza internazionale che può nascere attraverso lo sport. Nell’arco di 12 anni la società ha raggiunto obiettivi importanti sia dal punto di vista del risultato sportivo che sociale, riuscendo ad affermarsi come realtà d’eccellenza rispetto a tutto il panorama nazionale. 

Il lavoro in campo dell'Afro-Napoli rappresenta un modello riconosciuto dal Ministero del Lavoro e dal CONI come prima delle migliori pratiche in Italia nel campo dello sport e dell'integrazione, che l'organizzazione esporta all'esterno per contribuire a rafforzare il processo di inclusione attraverso il coinvolgimento delle scuole locali, delle istituzioni e delle comunità di migranti. Importanti riconoscimenti al valore sociale delle attività promosse dal Napoli United sono rappresentati anche dal premio “Goccia d’Oro” ricevuto nel 2012 a Rapolano Terme e la ricezione dell’Attestato di Riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e UNAR in occasione della Settimana Nazionale Contro il Razzismo. 

La crescita del progetto multiculturale è inoltre proporzionale rispetto ai successi sportivi raggiunti e ha permesso all'organizzazione di creare nel 2017 un centro di accoglienza, co-finanziato con fondi europei e dal gruppo Gesco per ospitare 54 richiedenti asilo. 

Nel 2019 il Napoli United inizia ad accrescere la propria dimensione europea vincendo in partenariato il primo progetto europeo "MiSport-Migrants Inclusion Through Sport" della call Erasmus + Sport 2019 presentato dall’Associazione capofila Au Carrefour de l’Europe, con sede in Francia e nelle Reunion Island; partecipa come organizzazione esperta nel settore a livello locale per il progetto “Dialect”, co-finanziato attraverso il programma europeo Just, e il progetto “CapaCity Metro”, co-finanziato con fondi FAMI. 

Nel 2020 la società consolida la partecipazione ai partenariati europei vincendo i progetti “Play” e “Rebokin” della call Erasmus Sport + 2020 presentati rispettivamente da Association Impressu, con sede in Romania, e SPELL, con sede in Malatya, città turca al confine siriano. Inoltre, la collaborazione già avviata durante il Congresso di Cergy “Olympisme: un mirror et un aguillone pour des societes en mutations” con il Centro di Studi Olimpico e il Comitato Internazionale Pierre de Coubertin porta alla pubblicazione di un primo articolo internazionale sulla prestigiosa rivista Diagoras.

 

Author: Redazione

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