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Chiara Migliucci: ecco il segreto per far convivere scienza e poesia
Galeotto fu un post, pubblicato poco più di un anno fa su uno dei gruppi più gettonati su Facebook, “SOS amici – aiutiamoci tra noi” di Sergio Colella e Rosanna Terracciano, in cui una ragazza, Federica Fiore, esprimeva la sua voglia di parlare di poesia, notando la mancanza a Napoli di un circolo letterario specifico su questo tema.
In pochi giorni, si scatena un piccolo dibattito e arrivano molte adesioni da parte di giovani e meno giovani, anche loro con la stessa passione. Tra le più convinte della necessità di creare uno spazio di confronto in città, c’è Chiara Migliucci, 26 anni, studentessa di Chimica all’Università di Napoli Federico II, che subito si mobilita e lancia l’idea di un gruppo whatsAPP.
Da lì l’idea monta sempre più. Arriva il momento di vedersi da vicino e dall’unione di sette menti nasce il Collettivo letterario La Penna di Calliope, frutto di un’esigenza comune: quella di diffondere la poesia e accogliere persone che si dilettano con i versi. Quello che sembra un passatempo, diventa molto di più: il gruppo, che per ora resta informale, riesce a organizzare reading, incontri, laboratori, in cui non solo i partecipanti si cimentano nelle poesie da loro composte ma utilizzano diverse forme di arte per “sdoganare” l’idea della poesia come una cosa morta o elitaria.
La poesia è vita, è presente e si può contaminare con diverse forme artistiche, come la musica. “L’idea che tiene insieme me e i miei amici, oggi posso chiamarli tali, era creare un luogo aperto, prima virtuale ora reale, in cui ci si potesse sentire liberi di parlare di poesie o comunque esprimersi senza giudizi né autoreferenzialità” spiega oggi Chiara, napoletana di Posillipo, come di Napoli e provincia sono tutti gli altri fondatori del gruppo.
Ci si incontra, inizialmente al bar, poi in un locale “amico” che ospita gratuitamente i loro eventi, finanche nel Bosco di Capodimonte, che ha fatto da cornice a un laboratorio letterario cui hanno preso parte circa 40 persone. Da questa piccola rete, il circolo letterario si estende: dopo l’ultimo post di Chiara sul gruppo SOS amici, arrivano nuovi curiosi e appassionati. Oggi il gruppo WhatsAPP conta 120 partecipanti.
“La cosa più bella è stata la sensazione di condivisione in totale libertà, al di là delle nostre grandi differenze. Poi, sono nate delle belle amicizie. Io personalmente sono molto felice, perché frequentando, a differenza di altri, una facoltà scientifica, trovo che questo sia il posto in cui esprimere completamente la mia anima, in ogni sua sfaccettatura”, sottolinea la giovane. Che aggiunge: “Non farei mai di questa mia passione letteraria un lavoro, proprio per continuare ad esprimermi liberamente”.
Sì, Chiara nella vita vuole fare la ricercatrice, tutt’altra cosa: “Ho sempre sognato di lavorare in laboratorio, sin da piccola”, dice. Durante la pandemia, però, si appassiona e comincia a scrivere poesie. “Era come un flusso di coscienza, esprimevo emozioni, ma non ero molto sicura di me, non pensavo che quello si sarebbe potuto trasformare in qualcosa di più. Erano poesie senza un vero e proprio filo conduttore”.
Ed ecco che Chiara condivide questa idea con gli amici della Penna di Calliope, che la incoraggiano a provare a proporre la sua raccolta a una casa editrice di Palermo. “Ho sempre avuto la peculiarità di far convivere scienza e poesia, unire le parti, e così ho sfruttato questa mia caratteristica”. Incredula, Chiara Migliucci accoglie la bellissima notizia: pubblicherà le sue poesie con la Nulla Die.
La raccolta si chiama ‘Effetto Doppler’: “Considero la scrittura come una estensione dell’anima che tenta, come un’onda sonora, di arrivare al cuore delle persone, proprio come la vibrazione nel fenomeno fisico dell’effetto doppler. Da qui il titolo”.
Il libro sarà presentato il prossimo 29 settembre alla libreria Feltrinelli di Via Ponte di Tappia.
Per maggiori informazioni:
Pagina Facebook “La Penna di Calliope - Circolo letterario a Napoli”
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