Sergio Colella, con il mio gruppo tiro fuori il meglio dei social
Il ritrovamento di una carta d’identità che attende di essere recuperata dal legittimo proprietario, un aiuto per un trasloco, l’annuncio preoccupato per la perdita del proprio cagnolino: sono centinaia i piccoli, grandi problemi che Sergio Colella e Annamaria Terracciano hanno contribuito a risolvere con il gruppo privato Facebook “Sos amici.......... aiutiamoci tra noi (Sergio Colella&rosanna Terracciano)”. Con quasi 122mila iscritti la pagina su cui ogni anno i coniugi, aiutati da un team di volontari, pubblicano decine e decine di post con le richieste o le offerte di aiuto più disparate, ha appena compiuto dieci anni.
Intanto Sergio Colella da comune e volenteroso cittadino è diventato consigliere del Comune di Napoli e un vero e proprio “esempio” vivente di cosa significhi trarre dai social il meglio.
Signor Colella, a quante persone avete dato aiuto in questi anni?
È difficile fare una stima attendibile. Ad oggi il gruppo conta circa 122mila iscritti. Solo dal 13 dicembre 2023 al 10 gennaio 2024 ho approvato 600 richieste di ingresso nel gruppo, ne ho negato oltre duemila e bloccato circa 600. Ogni mese, fra interazioni e reazioni, arriviamo a 280mila, con la partecipazione attiva di 91mila persone. Con tutto questo “movimento” considerare chi direttamente e indirettamente ha beneficiato dell’aiuto nostro e degli utenti è davvero impossibile.
Sconfiggere la solitudine sembra essere una delle necessità a cui il gruppo risponde. In che modo sostenete le persone sole?
Certamente il nostro gruppo offre alle persone sole, soprattutto agli anziani, un’occasione di incontro e di conforto sui più svariati argomenti. Senza contare che è molto frequente che offerte di lavoro per badanti e dame di compagnia siano state soddisfatte. Soprattutto in questi casi facciamo molta attenzione a proteggere i partecipanti al gruppo: pubblichiamo feedback e recensioni per prestazioni ricevute solo in merito alla risposta allo specifico post di richiesta di un servizio. In tal modo non vi è la possibilità che la recensione sia “falsa” o scritta solo per pubblicità.
Ci sono stati casi difficili? Come vi comportate con chi ha comportamenti scorretti?
Le richieste di pubblicazione dei post sono vagliate una per una da me e da un team di amici volontari. Ovviamente può capitare che i tempi di attesa per la pubblicazione di un post siano lunghi. Ciò spesso dà vita a reclami insistenti e, in alcuni casi, ineducati. Non sono mancati casi di minacce. Il rispetto degli altri e delle regole del gruppo, che si sottoscrivono nel momento in cui si fa richiesta per entrare, è basilare. Qualora venisse meno, procediamo con la rimozione dell’utente dal gruppo e, in casi estremi, con la sua segnalazione a Facebook.
La caratteristica sembra essere quella della trasversalità: rispondete a tutto su tutto. Vi capita d intervenire in prima persona?
Certo, soprattutto quando si tratta di aiutare persone in forte difficoltà. In fondo il gruppo nasce proprio con questo scopo: fare del bene senza protagonismo. Non operiamo raccolta fondi ma ci occupiamo di venire incontro a necessità dei più fragili e di chi vive un momento di crisi. Le soddisfazioni però sono tante: penso al cane Rose, la cui recente richiesta di aiuto per il suo ritrovamento è partita proprio dal nostro gruppo e che oggi è tornata a casa.