A Palazzo Reale Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale
Ricostruire la storia della serie di arazzi con Storie di Don Chisciotte eseguiti dalla manifattura napoletana tra il 1757 e il 1779. È l’obiettivo della mostra “Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi” che sarà inaugurata al Palazzo Reale di Napoli, giovedì 19 maggio 2022, alla presenza dell’ambasciatore spagnolo in Italia Alfonso María Dastis Quecedo.
Curata da Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale, e da Encarnación Sánchez García, professoressa di Storia della letteratura spagnola all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, l’esposizione seguirà il racconto di Miguel de Cervantes attraverso la serie completa dei cartoni, messi a confronto con alcuni degli arazzi oggi conservati al Quirinale, e con le più preziose edizioni illustrate presenti nella Biblioteca Nazionale di Napoli e lo spartito dell’opera di Paisiello proveniente dal Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli.
Nello spazio della Galleria del Genovese e nella sala XXIV dell’Appartamento Storico si potranno ammirare 38 cartoni accanto a 7 arazzi, 5 con episodi del romanzo e due decorativi, appartenenti alla serie eseguita dalla manifattura napoletana in due riprese tra il 1757 e il 1779 per arredare la Reggia di Caserta e trasferita dopo il 1870 al Palazzo del Quirinale a Roma. Uno degli arazzi, che arriva da Capodimonte, invece, è la testimonianza della manifattura francese.
“È la seconda esposizione del mio mandato – dichiara il direttore Epifani – che segue il fil rouge della letteratura europea, dopo quella che si è appena conclusa sulla Divina Commedia di Dante, in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Il legame storico di Napoli e soprattutto di Palazzo Reale con la Spagna è esaltato in questa mostra che rende omaggio ad uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale che ha ispirato diverse forme d’arte – dalla pittura al teatro, dalla danza al cinema – fino a oggi”.
Manuel de Cervantes è autore del primo romanzo moderno, così come Dante Alighieri, grazie al suo poema, è ritenuto il padre della lingua Italiana. Le due mostre rappresentano un tributo, attraverso l’arte, alle due opere considerate due capisaldi della letteratura mondiale.
Realizzata in collaborazione con il Consolato Generale di Spagna e l'Instituto Cervantes di Napoli, la mostra sarà inaugura il 19 maggio alle 11 e resterà aperta al pubblico fino al 6 settembre 2022.