È stata la mano di Dio, cinquantuno scatti al Mann
Cinquantuno scatti per “È stata la mano di Dio – Immagini dal set”, la mostra del fotografo Gianni Fiorito che ha immortalato le emozioni che si rincorrono nell’ultimo film di Paolo Sorrentino. Le fotografie non sono la riproposizione delle scene girate né la cronaca del backstage, ma una sorta di viaggio nella personale “Grande bellezza” del regista premio Oscar.
La macchina da presa e l’obiettivo fotografico corrono da Marechiaro a Posillipo, dal Vomero ai Quartieri Spagnoli, dallo Stadio Diego Armando Maradona a piazza del Plebiscito. E ripercorrono luoghi molto amati da Sorrentino come Capri, la costiera sorrentina, Stromboli.
Ospitata nella sala del Toro Farnese al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’esposizione è stata inaugurata mercoledì 13 aprile 2022. Curata da Maria Savarese e finanziata dalla Regione Campania nell’ambito dei progetti POC Cultura e prodotta da Film Commission Regione Campania, in collaborazione con il Mann, potrà essere visitata fino al prossimo 5 settembre.
“Torno al racconto del cinema di Paolo Sorrentino – spiega la curatrice - attraverso le fotografie di Gianni Fiorito, dopo 5 anni. L’ultima volta fu con la mostra The Young Pope che si tenne a Palazzo Reale di Napoli. Questa volta l’emozione è ancora più grande principalmente per due motivi: innanzitutto si tratta di un film fortemente autobiografico ed intimo e poi perché le fotografie sono state allestite intorno ad alcune opere di arte antica fra le più belle ed importanti al mondo. Non era facile approcciarsi in modo discreto e non invasivo ad un tema così delicato in un contesto così imponente”.
Altro aspetto importante della mostra è la lettura tematica delle immagini ideata da Fiorito: San Gennaro e o’ munaciello, Napoli anni ’80, la famiglia, la passione, la ricerca della felicità, il cinema, la perseveranza rappresentano l’itinerario da seguire per scoprire un mondo a metà strada tra l‘amarcord e la contemporaneità. La fantasia mette al riparo da sentimenti nostalgici, dal tentativo di evocare con rimpianto quello che è scomparso e che non c’è più. “È stata la mano di Dio – Immagini dal set” è anche una carrellata di volti e corpi, quelli che danno vita al film. E apre a nuove interpretazioni sia sul mondo interiore di Sorrentino – che dal particolare si veste di universale - sia su Napoli, una metropoli in grado di rinnovarsi continuamente e di mantenere intatta la propria identità. “Con grande piacere abbiamo accolto il progetto di una mostra di foto dal set di ‘È stata la mano di Dio’, il film che segna il ritorno a casa di un grande regista a vent'anni dal suo esordio, una storia intima e personale che ha saputo farsi universale e, partendo da Napoli, ha conquistato le platee internazionali - dichiara Titta Fiore, Presidente della Fondazione Film Commission Regione Campania - Per la FCRC, questo evento espositivo che rende omaggio al talento di un regista celebrato nel mondo e alla ‘grande bellezza’ di Napoli si presenta anche come un’occasione importante per sottolineare il grado di maturità raggiunto dal comparto regionale dell’audiovisivo. Le foto del set di Paolo Sorrentino raccontano indirettamente, oltre all’appeal del territorio e all’affidabilità dei suoi artisti e professionisti, la capacità di accogliere processi produttivi complessi grazie a un sistema regionale efficace che sta dando risultati molto positivi nel segno della continuità e dello sviluppo”.
“Quando questa splendida mostra è stata proposta al MANN - commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini - avevo appena visto il film di Paolo Sorrentino con mio figlio. Abbiamo riso, c' eravamo commossi, e alla fine scoperti sempre più innamorati di Napoli. Le stesse emozioni provate dagli spettatori di tutto il mondo si ritrovano nel viaggio per immagini di Gianni Fiorito, percorso prezioso e inedito, in profonda sintonia con il grande regista che ha voluto, in questo film, aprirci la sua anima. Cinema e fotografie, muse tra le muse, sono ormai di casa al MANN. I personaggi di ‘È stata la mano di Dio’ dialogano naturalmente con uomini e donne del passato, ritratti nei capolavori del Museo, trasmettendo i medesimi sentimenti, l'amore, il dolore, la rabbia, la malinconia. E poi c’è Napoli, che l'arte di Sorrentino contribuisce a rendere globale, affascinante, mitica nella sua 'grande bellezza' e nella sua gente. La mostra rientra nella serie di eventi ‘il MANN per la città’ ed è frutto della collaborazione con la Film Commission”.