What about me? Il gioiello scomposto in mostra al Plart
Dieci gioielli particolari, molto diversi tra loro, realizzati con materiali eterogenei, anche di riciclo, ma accomunati dalla facoltà di trasformarsi da ornamenti per il corpo, a ogni tipo di complementi d’arredo.
È la mostra “What about me? Il gioiello scomposto”, a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi. Mutando rapidamente nella forma e nell’aspetto, di scomporsi e ricomporsi utilmente in altro, “osando” interpretare più ruoli e funzioni, nel rispetto delle misure più consone che li rapportano al corpo in quanto gioielli.
A realizzarli gli oggetti sono undici designer che lavorano a quattro mani o singolarmente, un gruppo eterogeneo di artiere, termine caro all’Associazione DcomeDesign: artigiane/artiste che sanno coniugare intelletto - nel guardare “dentro” alle cose -, al fatto a mano e alla passione, per dare vita ad un lavoro realizzato con il cuore.
Sabato 8 ottobre alle 18
Il Talk
Creatività e sensibilità al femminile,
un valore progettuale al di là del gender
Intervengono
Maria Pia Incutti, Presidente della Fondazione Plart
Anty Pansera, Presidente Associazione DcomeDesign
Antonella Venezia, board member Associazione DcomeDesign
Anna Fresa, responsabile per l'area del mezzogiorno Associazione DcomeDesign
Modera Daria Grimaldi psicologa delle comunicazioni
In occasione della quarta edizione di Edit, DcomeDesign è stata invitata a presentarsi e a raccontarsi. Così Anty Pansera, presidente dell’Associazione, Antonella Venezia, board member, e Anna Fresa, responsabile per l'area del mezzogiorno, terranno un talk sull'attualità dell'importanza della valorizzazione della creatività e progettualità femminile: ha ancora senso parlarne oggi in questi termini?
Per numerosi anni la figura della progettista (artista/artiera/designer) è stata nascosta tra le pieghe della storia, difficile individuare nelle cronache dei diversi tempi passati la loro presenza (e i loro contributi). E anche in quella particolare e celebrata scuola che è stato il Bauhaus - che sia pure in una manciata di anni ha dato l’imprinting a tutta la cultura del progetto del secolo appena concluso e ad oggi -, è stato non facile mettere allo scoperto quelle quasi cinquecento donne che hanno sicuramente contribuito ad “architettare” la presenza del “gentil sesso” in questo sempre più variegato (tipologicamente) territorio.
Dall’ieri, all’oggi al domani: nella complessità contemporanea, e in quel passaggio irrimandabile verso la sostenibilità ambientale intesa in senso lato, quale ruolo possono assumere le designer, in una realtà sempre più all’insegna della ricerca, dell’innovazione e dell’invenzione - ma anche della valorizzazione del passato - tenendo conto delle attuali esigenze di rispetto dell’ambiente, della riduzione dei materiali, di una progettazione/produzione all’insegna del green, senza che la progettazione perda la sua capacità di dare riconoscibilità/unicità e una maggior qualificazione al prodotto?
L’associazione DcomeDesign e’ stata fondata nel maggio 2010 da Anty Pansera, Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella.
Lo scopo principale è la promozione e diffusione della creatività femminile: l’ideazione e la realizzazione di mostre, eventi, ricerche coinvolge donne creative che operano in campo nazionale e internazionale, anche con progetti rivolti ai paesi emergenti e a donne in situazione di svantaggio. La ricerca di carattere storico, rivolta allo studio di figure femminili già note e alla valorizzazione di altre meno note o ancora quasi del tutto sconosciute, si affianca a interventi di social design. La ricerca nell’ambito della cultura del progetto “al femminile” si accompagna a quella delle “artiere”, maestre nell’uso dei più diversi materiali.
Il 9 settembre 2020 ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha premiato Anty Pansera con il Compasso d'Oro alla Carriera, dal 1954 il più autorevole premio di design in ambito internazionale.
Per informazioni: www.plart.it