Gianni Amelio e Daniele Ciprì, la Siae premia il cinema italiano
In occasione della diciannovesima edizione delle Giornate degli Autori, SIAE rinnova il suo impegno nella promozione di autori del cinema italiano, maestri e talenti. È una ricorrenza che premia la creatività capace di lasciare un segno e di ispirare il cinema del futuro. Due premi ad autori impegnati tra indagine sociale e racconto del reale, tra la scrittura e il disegno della luce del nostro cinema.
Il Premio SIAE alla carriera va quest’anno a Gianni Amelio che raccoglie il testimone di Citto Maselli e Stefano Sollima, premiati nel 2021.
Il Premio al Talento Creativo nell’ambito delle Giornate degli Autori - che lo scorso anno era stato assegnato a Elisa Fuksas e Francesco Lettieri - va invece a Daniele Ciprì.
Gianni Amelio, in concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con Il signore delle formiche, è il regista che, attraverso un originale e personale punto di vista, ha rinnovato la tradizione neorealista trasformandola nella narrazione italiana tra il finire del ’900 e il nuovo millennio. Un habitué della Mostra di Venezia dove presentò, nel 1982, il suo primo lungometraggio Colpire al cuore. Alcuni anni dopo era tra i candidati alla corsa agli Oscar per l’Italia con I ragazzi di Via Panisperna e vincitore del gran premio della giuria a Cannes con Il ladro di bambini. Era solo l’inizio di una carriera fatta di grandi successi, premi ed opere che sono già classici.
La Società Italiana degli Autori ed Editori premia dunque Amelio con la seguente motivazione: “Gianni Amelio ha forgiato il suo mestiere del cinema attraverso la feconda stagione del cinema per la televisione, ha affinato la sua arte nutrendo il grande schermo di filosofia e letteratura, ha saputo usare la sua arte per affrontare grandi piaghe come la nostra stagione del terrorismo e acceso il dibattito su temi importanti come la disabilità. Con questo riconoscimento celebriamo insieme ad Amelio grandi artisti come Gian Maria Volonté e Leonardo Sciascia, Giuseppe Pontiggia ed Ermanno Rea e a lui chiediamo di continuare la necessaria ricerca del coraggio che caratterizza i suoi personaggi e tanto assomiglia all’Italia di oggi e di domani.”
Accanto a una figura così importante per la tradizione italiana c’è quest’anno Daniele Ciprì, reso celebre dalla sua abilità nel raccontare attraverso la luce. Il lavoro di Ciprì è la passione per la tecnica applicata all’arte del cinema, la capacità di dirigere le proprie storie e definire l’estetica di racconti altrui, il sapersi misurare con l’estetica di diverse generazioni, da Marco Bellocchio e Roberta Torre ad Ascanio Celestini e Claudio Giovannesi. Daniele Ciprì sarà a Venezia per ritirare il premio che SIAE conferisce ogni anno nell’ambito delle Giornate degli Autori e per l’occasione presenterà il suo ultimo lavoro, il cortometraggio La fornace, prodotto da Eikona Film in associazione con Slinkset e Rodeo Drive, cofinanziato dalla Sicilia Film Commissione realizzato con il contributo degli allievi della Scuola di Cinema Piano Focale e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti ed Euroform.
La motivazione del premio recita: “Il riconoscimento a Daniele Ciprì esalta la competenza nel mestiere del cinema applicata alla genialità, lo spirito creativo supportato dalla pratica. Un autore che rende concrete le fantasie dei registi e che attraverso la propria coscienza sociale ci racconta chi siamo. Il premio al Talento Creativo a Ciprì è un incoraggiamento a continuare a raccontarci la sua terra, i nostri vizi e come convivere con essi”.