Virginia Apicella, artista per scelta nel cinema (quasi) per caso

Giovane e talentuosa, tanto da aggiudicarsi nel 2020 il prestigioso Globo d’Oro nella categoria giovane promessa, premio assegnato, molti anni prima, ad una grandissima del cinema italiano: Monica Vitti. Dopo Nevia - il film di Nunzia De Stefano che l’ha vista premiata - e Nostalgia di Mario Martone, l’attrice napoletana Virginia Apicella trova un ruolo “doppio” di protagonista nel nuovo film di Vincenzo Caiazzo Amore Postatomico, in sala a Napoli al cinema Vittoria dal 18 al 28 maggio 2023 e successivamente in Tv, sulla RAI.

Tra finzione e realtà, tra presente e immaginario, le vicende della giovane Titti si mescolano a quelle di Mileva, l’eroina del fumetto che sta disegnando. Persone e personaggi si muovono nelle giornate e animano le tavole di “Amore Postatomico”, cercando di arginare da una parte l’aridità dei sentimenti e dall’altra la sterilità di una terra che non dà più frutti. Su entrambi i piani si combattono guerre contro il controllo, la sopraffazione, la logica del più forte alla ricerca di una giustizia che spesso tarda ad arrivare, ma quando lo fa è pronta a rimettere tutto in discussione. Da una parte c’è Titti messa alla gogna a causa di un video hard che la riguarda caricato in rete da un ragazzo, dall’altra il suo alter-ego fumettistico Mileva che cerca di salvare l’ultima ape rimasta al mondo.

A parlare del film e dei suoi personaggi è Virginia Apicella, attrice protagonista di Amore Postatomico.

Da un ruolo “minore” seppure fondamentale per la trama del film come quello di Adele in Nostalgia di Mario Martone ad un ruolo di protagonista addirittura “duplice” – quello di Titti e Mileva – in Amore Postatomico. Come è cresciuta come attrice e come persona?

Rispetto alla prima esperienza mi sento cresciuta, non solo professionalmente ma proprio nella vita. Queste esperienze mi stanno accompagnando nella maturità, da ragazza a giovane adulta. Approcciarmi con due personalità distinte eppure collegate intimamente come quelle di Titti e Mileva è stata una grande prova e un esercizio di introspezione che ha avuto anche momenti di crisi.

Quali difficoltà ha incontrato?

La difficoltà è stata scindere le due personalità. Titti è una ragazza normale, una artista, che nel momento in cui diviene vittima di Revenge porn mostra tutta la sua debolezza. Mileva è la protagonista del fumetto che Titti sta disegnando ed è attraverso lei che tira fuori tutta la propria rabbia e voglia di vendetta. Ciò che accade nella vita di una ha ripercussioni sulla vita dell’altra, eppure sono due personaggi ben distinti. Questo “esercizio” è stato difficile.

Virginia Apicella, artista per scelta nel cinema (quasi) per caso-1

Il cinema sembra essere per lei un “elemento” naturale. Ce ne sono altri in cui si sente altrettanto a suo agio?

Nella vita pratico il tessuto aereo, un’arte circense. Fluttuando nell’aria mi sento libera e a mio agio. È un allenamento fisico e mentale, mi aiuta ad evadere ma anche a concentrarmi. Ha grandi punti in comune con il cinema, in entrambi devi credere nelle tue “forze”.

In Amore Postatomico si affrontano due temi di estrema attualità: quello dell’emergenza climatica e dei rischi che la “rete” nasconde per i giovanissimi. Quale chiave ha utilizzato per approcciarsi ad argomenti tanto delicati?

Nel raccontare la storia di Titti, vittima di Revenge porn, si è dovuto procedere con molta delicatezza e rispetto per non banalizzare l’argomento. Ho cercato di far capire come è qualcosa che può davvero capitare a tutti, per ingenuità e fiducia. Ci vorrebbe una sorta di educazione alla gestione del mezzo web, perché tutti possiamo esserne vittime e carnefici al tempo stesso. Il tema della crisi climatica è qualcosa che mi tocca tantissimo, da tutta la vita. Sono sempre molto informata, anche grazie ai contatti con Greenpeace. Questo film fa pensare molto: non è solo intrattenimento.

Sogni nel cassetto. Quale sarebbe il più grande in ambito professionale?

Da bambina volevo essere un’artista, la vita mi ha portato ad esserlo in ambito cinematografico. Spero di continuare ad arrivare alle persone, riuscire a continuare ad emozionare.