L’animazione è donna: la storia di Federica, capoanimatrice per scelta
Il mondo dell’animazione è ancora appannaggio degli uomini nei ruoli di capo oppure negli ultimi tempi si sono fatti passi in avanti verso le pari opportunità (anche) in questo settore? Lo abbiamo chiesto alla capoanimatrice Federica Vozza, che tiene le redini dello staff di animazione della Jolly Animation di Salerno, attualmente operativa in Calabria, al villaggio di Briatico “Baia della Rocchetta”.
Una “pionera” a modo suo perché, insieme ad altre donne capoanimatrici in giro per l’Italia, tiene testa a tanti uomini e ha intenzione di mettere su una squadra tutta al femminile, dalla responsabile del villaggio alla responsabile miniclub.
“Ho avuto il piacere di lavorare con tante donne, con cui ho condiviso questa visione, alcune sono diventate mie amiche. La verità è che noi donne siamo avanti, soprattutto per la capacità di organizzarci e tenere insieme tutte le sfere della nostra vita”, dice Federica, napoletana, 31 anni, alla sua quinta stagione da animatrice ma al suo primo anno da capo qui a Briatico.
Partita come vice, questa ragazza solare e simpatica a fine estate si è trovata a gestire una squadra di sette giovani, di cui 4 donne (Giuliana, Gaia, Elena, Simona, Diego, Nunzio, Christian), ragazze e ragazzi con cui ha legato a livello umano oltre che professionale. Del resto Federica è convinta che a differenza di quello che si possa pensare, fare l’animatore non è un passatempo estivo, ma una scelta.
Almeno per lei, che viaggia da quando aveva 19 anni tra Italia ed esterno, l’animazione è il lavoro che ha scelto di fare nella vita. “Ci ho messo un po’ – racconta - da piccola sono stata sempre molto curiosa, ho sempre amato viaggiare, ho fatto anche un anno militare fuori, poi sono stata a Londra e a Miami, dove ho lavorato come cameriera perché era la cosa più semplice per racimolare soldi e continuare a scoprire posti nuovi”.
Una scelta per la quale ha anche sacrificato il suo sport del cuore: l’atletica leggera, cui aveva dedicato 22 anni della sua vita. Questo per dedicarsi anima e corpo al mestiere che ha sempre voluto fare fin da piccolina, quando faceva campeggio con la famiglia in un villaggio di Palinuro. È lì che Federica, all’epoca timida ed introversa, ha avuto i primi approcci con il magico mondo del divertimento.
Eppure non tutto è oro quel che luccica, e Federica lo sa bene. Come tanti altri giovani che si sono lanciati in questo settore, le cui storie sono costellate di eventi tragici e problematici, anche per lei ci sono stati momenti no, ma proprio per superare quelli ha tirato fuori la giusta grinta. Come dice lei, quella marcia in più, quella forza che ti fa sorridere nonostante tutto.
“Il divertimento riesce a sospendere per un po’ il dolore – spiega Federica Vozza – e ti fa trovare la forza di ridere nonostante tutto. Un’arma che aiuta tantissimo, e rappresenta secondo me un emblema di questo lavoro, è l’autoironia, di cui per fortuna sono molto dotata”.
Un giorno Federica vorrebbe lavorare in ambito aziendale passando dall’altra parte della staccionata: “Mi piacerebbe fare la motivatrice, perché parlare ai ragazzi mi riesce molto facile, mi vedo proiettata tra qualche anno, perché no, nell’ambito delle risorse umane”.
Ma per il momento si sorride e si riparte: altro giro, altra corsa. Dopo l’autunno, come tanti altri che hanno scelto di fare questo lavoro nella vita, comincia la stagione invernale che la porterà chissà dove, ad allietare le vacanze di altri “ospiti”.