Lunedì, 10 Marzo 2025

La Festa di Montevergine e il teatro sociale al Sannazaro

Giovani e anziani siedono insieme stretti stretti attorno a un tavolo di legno, con un fiasco di vino rosso e un cesto di taralli. E tutti insieme cantano, ridono, battono le mani per partecipare alla “Festa di Montevergine” di Raffaele Viviani, messa in scena da Lara Sansone al teatro Sannazaro di Napoli.

Uno spettacolo riproposto da dodici anni e che continua a registrare il sold out (l’ultima replica domenica 16 marzo). Il perché lo spiega la regista e attrice, che nelle note di regia scrive: «La Festa ci permette di viaggiare nella nostra tradizione. È importante riproporre uno spettacolo di repertorio che, come accade nel Regno Unito, in Francia, in America, in Cina, in Giappone, va oltre la semplice ripetizione e ha alla base un processo di revisione, adattamento ed innovazione, con cui si mantengono vive tradizioni artistiche, e si rivitalizzano i contenuti in modo moderno».

Lara Sansone è ‘a maesta, straordinaria nei panni della pettegola che mette il becco in una storia di corna: un ruolo che lo scorso anno le ha fatto vincere il prestigioso Premio Flaiano. E la compagnia è tutta da applaudire, da Lucio Pierri irresistibile nei panni del “sanguettaro”, il povero marito, vittima delle smanie di protagonismo della “maesta” a Gennaro Di Biase, il vanesio Don Rafele Attunaro, fino ai cantatori come Mario Aterrano che si sfidano a colpi di canzoni. Ma nella “Festa di Montevergine” c’è molto di più: è uno spettacolo sociale, che fa ritrovare il senso della vicinanza gli uni agli altri, la compassione per i pellegrini, il gusto per la condivisione. Va da sé che i turisti amino questo spettacolo, perché vi si respira l’aria di Napoli, la nostra allegria e la nostra capacità di esserci solidali. Quello che oggi gli studiosi chiamano “welfare di prossimità” e che è fatto anche del vivere casa dentro casa degli altri, di caffè sospesi e di posti a tavola in più.

Brava Lara Sansone, qui più vera che mai, degnissima nipote di Luisa Conte, di cui ha saputo reinterpretare in chiave moderna e personalissima tutti gli insegnamenti. E il Sannazaro non è il teatro del salotto buono di Napoli, è il teatro di tutti.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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