Premio Megaris 2022: tra i premiati D’Angelo e Iovine
Dopo un lungo stop per la pandemia, torna il premio nazionale Megaris che celebrerà la sua ventinovesima edizione sabato 21 maggio 2022 a partire dalle ore 9.30 al Circolo Nautico Posillipo.
La cerimonia di sabato vedrà la consegna dei premi ai vincitori del 2021 nelle diverse categorie e che ad oggi non hanno potuto ricevere ancora il riconoscimento a causa dei lockdown e dell’emergenza Covid.
Saranno premiati: per il sociale il presidente del gruppo Gesco Sergio D’Angelo, il tesoriere dell’ordine professionale degli ingeneri Salvatore Landolfi e il maresciallo luogotenente, fondatore dell’Associazione Ispanico Missione Giuseppe Di Paola; per la cultura il presidente dell’Associazione Pietrasanta Polo Culturale onlus Raffaele Iovine e il docente di letteratura italiana presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli Carlo Di Lieto; per il teatro il direttore del Teatro Troisi Giuseppe Oliva;per il giornalismo il direttore della sede Rai Campania Antonio Parlatie il capocronista del quotidiano Il Mattino Gerardo Ausiello; per le arti il pittore e maestro d’arte Armando Jossa; per la valorizzazione territorio il fondatore e presidente del Centro culturale S. Paolo Raffaele Mazzarella; per la medicina il medico dializzatore e ricercatrice AIRC Alessia Rega. Riconoscimenti speciali saranno conferiti, tra gli altri, al presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo e al presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola e, come di consueto, saranno diversi i premi consegnati per la narrativa, la poesia e le arti.
«L’associazione Culturale Megaris, da me presieduta sin dalla nascita, 30 anni fa – dichiara il presidente Carlo Postiglione - persegue obiettivi culturali sul territorio nazionale ed internazionale tra cui il Premio Megaris, oggi giunto alla sua 29esima edizione. L’associazione organizza, inoltre, diversi momenti di riflessione culturale come quelli sulla storia di Napoli e sulla vita di Enrico Caruso; esposizioni in tutta Italia, da Merano alla Calabria e a Norimberga. Abbiamo rilanciato la tecnica pittorica del fumo di candela, che oggi ha suscitato l’interesse del Ministero dei Beni culturali, al fine della istituzione di una scuola».
«Con il Premio Megaris – conclude Carlo Postiglione - e le sue articolazioni Letterarie e Pittoricofotografiche, abbiamo portato alla ribalta giovani promesse in questi campi, segnalando gli uni alle case editoriali, e gli altri ad affermati intermediari per assegnare le loro opere. Siamo davvero felici di poterlo consegnare di nuovo dal vivo, unendo più edizioni, fino al prossimo bando che partirà in autunno».