Le ore dell’alba: ecco come nasce una storia per Brunella Caputo
Svegliarsi all’alba per scrivere di storie e personaggi comparsi nei sogni o soltanto immaginati, prima che il loro ricordo possa sbiadire nel farsi del giorno. Un metodo sperimentato con successo da circa dieci anni dalla drammaturga, scrittrice e attrice salernitana Brunella Caputo, che ne ha raccolto il frutto nel libro appena uscito con Homo Scrivens “Le ore dell’alba”.
Storie di genere diverso, che prendono la forma di brevi racconti, dialoghi teatrali o versi, tenute insieme da un unico fil rouge: l’ordine cronologico delle albe in cui sono nate, una produzione che va dal 2017 al 2023, attraversando il (produttivo) periodo della pandemia.
Il libro verrà presentato domani, martedì 23 aprile alle 18, a Napoli alla libreria Raffaello (via Kerbaker 35). Dialogheranno con l’autrice: la scrittrice Rosi Selo, la giornalista Ida Palisi e l’editore Aldo Putignano. Con Brunella Caputo, ci sarà l’attore Davide Curzio per la lettura di alcuni brani del libro.
Scrivere all’alba, perché?
Perché mi sveglio molto presto la mattina. Negli ultimi dieci anni, ho vissuto a San Paolo in Brasile seguendo mio marito, ci andavo diverse volte all'anno; cambiando i miei ritmi, il mio sonno si è ulteriormente accorciato. Inoltre, scrivere presto mi permette di prendere nota di personaggi e avvenimenti che popolano i miei sogni strani. Mi appunto tutto per non dimenticare: è così che nascono le mie storie per il teatro, prima che per la narrativa.
Lei, infatti, viene dalla drammaturgia, per poi approdare alla narrativa e, in parte, alla poesia.
Tutto parte dalla mia passione per i libri, tutti i generi di libri. Io sono una lettrice compulsiva e devo ringraziare, in parte, i miei professori del liceo per avermi educata alla lettura. In più, appena ho cominciato a seguire il teatro, mi sono appassionata ai testi, quindi spaziavo dalla passione per la narrativa a quella per la drammaturgia, che è stato il mio primo amore, tanto è vero che poi sono diventata attrice e regista. Perciò, partendo dagli adattamenti di storie di illustri autori, mi sono cimentata poi io stessa nella scrittura, andando a scrivere e a portare in scena spettacoli miei. Per quanto riguarda la poesia, anche quella è una storia che parte da lontano, ho sempre annotato pensieri sotto forma di versi.
Quale è il segreto per tenere insieme queste diverse anime?
La contaminazione è sempre stata la mia forza. Ho sempre mischiato generi diversi, anche a teatro, ad esempio, spazio spesso dalla messa in scena alla danza, a volte anche passando per l’arte. Questa è una cosa che mi appartiene. E l’ho riproposta in quest’ultimo libro, che è una raccolta di scritti di genere diverso, non segue uno schema preciso né una logica, tratta di argomenti differenti, dalla famiglia all’amore, passando per la passione. L’unica cosa che li accomuna è che sono stati prodotti all’alba e sono impaginati secondo l’ordine cronologico delle albe, come in unico flusso di coscienza.
Prossimi progetti?
Per il momento, mi dedico alla promozione di questo ultimo libro, con cui girerò la Campania in diverse tappe di presentazione fino all’estate e sarò, grazie allo stand della casa editrice Homo Scrivens, al Salone del libro di Torino. Nel frattempo, sono impegnata nella valutazione delle proposte che stanno arrivando per la rassegna teatrale che dirigo nel salernitano dal titolo “La notte dei barbuti”, in programma a settembre all’interno del Barbuti Festival.
IL LIBRO
Un giorno, uno dei miei tanti giorni con sveglia all’alba, mi sono detta: perché non mettere insieme forme diverse di scrittura in un’unica raccolta così come faccio con gli spettacoli che creo? E siccome questa folle e insolita idea mi è venuta all’alba, ho pensato di legare questi scritti con un filo conduttore: le ore di ogni alba in cui sono stati scritti. Perché, spesso, ma non sempre, scrivo all’alba.
«La scrittura di Brunella Caputo illumina un giorno ideale, fatto di versi e storie» (Maurizio de Giovanni)
L’AUTRICE
Brunella Caputo è nata e risiede a Salerno. È regista teatrale, attrice, scrittrice. È direttore artistico della rassegna teatrale La notte dei Barbuti all’interno del Barbuti Salerno Festival. Tiene corsi di recitazione teatrale e letture ad alta voce. Presta la voce per la registrazione di audiolibri. Ha adattato e portato in scena, tra i tanti, testi di Erri De Luca, Maurizio de Giovanni, Diego De Silva. Scrive racconti per Il Mattino. Ha pubblicato racconti in diverse antologie.
Nel 2018 ha curato e poi portato in scena l’antologia Attesa-Frammenti di pensiero, inspirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett e edita da Homo Scrivens. Nel 2020 viene pubblicata, sempre da Homo Scrivens, la sua raccolta di racconti “Dell’acqua e dell’amore”, che nel 2020 riceve menzioni speciali della giuria sia nel premio letterario del festival “In costiera amalfitana” che nel premio letterario “Iride”. Nel 2022 viene pubblicata, sempre per Homo Scrivens, l’antologia da lei curata “Le notti dei Barbuti - Il teatro dei sogni” con la prefazione di Peppe Barra.