Fiorillo e De Simone, “ambasciatrici italiane” di musica e giornalismo in Polonia
Amalia De Simone, giornalista e autrice del documentario Caine, e Assia Fiorillo, cantante e autrice delle musiche, sono state ospiti per 4 giorni dell’international film festival in Olsztyn Prison Movie in Polonia, protagoniste di proiezioni e dibattiti alla facoltà di giornalismo e esibizioni all’auditorium della filarmonica di Varia-Masuria.
De Simone e Fiorillo erano state contattate dopo la visione del documentario “Caine”, andato in onda in Italia su Rai 3 e disponibile su Raiplay, realizzato dalla De Simone con la collaborazione di Simona Petricciuolo, che ha come protagoniste la cantautrice Assia Fiorillo e le detenute di Fuorni e Pozzuoli.
L’occasione è stata quella di un festival unico al mondo, il Prison Movie, che ha come focus la vita e il lavoro dietro le sbarre e che ha visto la partecipazione in 10 anni di più di 200 film e quest’anno di 40 opere provenienti da tutto il mondo.
La vita nelle carceri femminili campane di Fuorni e Pozzuoli, le vite delle detenute, le storie di camorra, ma anche i loro sentimenti, il desiderio di riscatto, la solitudine, le paure, la maledizione, il sistema carcerario italiano con le sue disfunzioni e i suoi punti di forza sono stati argomenti di interesse e discussione per le autorità civili e militari polacche, esponenti della cultura, del cinema, della musica della regione a nord della Polonia.
Coraggiosamente gli organizzatori del festival internazionale hanno scelto come trailer di Caine, proiettato più volte e in più sedi, la storia d’amore tra due detenute, scegliendo così un tema molto controverso a causa delle discriminazioni subite dalla comunità LGBTQ da parte dell’attuale governo polacco
Gli appuntamenti, intervallati da interviste radio-televisive, sono stati due giorni di incontri con studenti e docenti della facoltà di giornalismo, sui temi del documentario Caine ma anche su altre inchieste giornalistiche prodotte da Amalia De Simone.
Uno dei momenti più intensi è stata l’esibizione di Assia Fiorillo insieme con il quartetto d’archi dell’orchestra filarmonica di Olsztyn che hanno eseguito “Io sono te”, brano tratto dalla colonna sonora di Caine, di cui è autrice la Fiorillo e primo singolo del cd "Assia", con un arrangiamento che armonizzava i suoni della musica classica e l’elettropop.
L’esibizione su cui scorrevano alcune immagini del documentario e la traduzione del testo, ha commosso la platea che ha tributato ad Assia Fiorillo un lunghissimo e sentito applauso.
“Abbiamo scelto di aprire e chiudere il festival, di cui siamo particolarmente orgogliosi, con il giornalismo di Amalia e la musica di Assia - ha spiegato nel gala di chiusura del festival la direttrice Magdalena Socha - perché grazie al loro lavoro abbiamo avuto uno spaccato autentico del mondo carcerario e attraverso la varietà delle storie trattate, una visione che secondo noi finisce per essere universale in cui anche noi ci riconosciamo”.