Domenica, 22 Dicembre 2024

Museo Pasolini: imperdibile Celestini al Nuovo

Date che diventano numeri che diventano oggetti immaginari di un museo della memoria, dedicato al Poeta. Ovverosia Pier Paolo Pasolini, a cento anni dalla sua nascita, che per Ascanio Celestini è motivo e pretesto per raccontare le contraddizioni del tempo presente e di un secolo del nostro Paese.

In scena fino a domenica 20 Novembre nel Teatro Nuovo di Napoli, l’attore romano tiene banco per due ore e venti (senza interruzioni) con il suo “Museo Pasolini”, in cui narra nascita, vita e morte del poeta e regista friulano. Un racconto cronologico, con anni che scandiscono pensieri e intrecci di ricordi, da quello della nascita, il 1922, e fino alla morte nel 1975, dove il monologo di Celestini si trasforma anche in un atto d’accusa verso un’Italia burina e fascista, sempre molto brava a celebrare i vinti e ad annullare nel ricordo i personaggi secondari della storia. Ne viene fuori un Pasolini molto lontano dall’immagine stereotipata e nota soprattutto per i film o la fine violenta: Celestini si figura amico di questo poeta sognatore, vicino agli umili, che si nutre di ideali, si professa eternamente comunista anche quando il partito lo caccia (per vicende legate alla sua omosessualità), resistente all’omologazione e capace di dare, di ogni cosa, un punto di vista diverso. Lo spettacolo, come sempre con l’attore/narratore Celestini, è un viaggio nel contemporaneo con uno sguardo anomalo, inedito, irriverente: non risparmia polemiche contro un Paese che vuole lasciare in mare i migranti dimenticando di essere stato, per così dire, nella stessa barca. La storia si intreccia al racconto personale nell’immaginario museo di cui Celestini è custode e guida, ossessionato dalla cronologia dei fatti della nostra nazione, dall’attentato a Mussolini dove il duce rimase illeso ma il suo attentatore fu massacrato dalla folla, alle stragi, fino al pestaggio inumano di Pasolini. Un viaggio immaginifico, disincantato e poetico al tempo stesso, dove lo spettatore viene interpellato per comporre la collezione del Museo Pasolini: qual è il pezzo forte della nostra storia?

Conviene andare a scoprirlo al teatro Nuovo, insieme con una delle voci più forti e originali del nostro teatro. Uno spettacolo politico, alla fine, ma anche profondamente umano.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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