Invernale di Dario Voltolini, edito da “La nave di Teseo” è un libro che racconta qualcosa di molto difficile da descrivere ed anche molto difficile da leggere ma che non ti fa staccare gli occhi dalla pagina, anche grazie alla scrittura di Voltolini, alla sua dinamicità, alla sua elaborata essenzialità, alla sua ritmicità da jazzista.
Recensioni
Come si fa a essere contemporaneamente Totò e Robin Hood, divertente e un po’ melodrammatico, con una doppia morale che riesce a intenerire i cuori? Bisogna avere lo spirito poliedrico di Biagio Izzo per fare il verso al perbenismo bigotto e alto-borghese senza scadere troppo nello luogo comune nazional popolare del napoletano poveraccio e furbacchione.
Porto, Granada e Napoli: c’è un filo conduttore che lega queste tre città e civiltà, e passa attraverso la musica. Le tre sorelle del Mediterraneo – fado, flamenco e canzone napoletana – si sono incontrate grazie all’ultima tappa del festival “SEA and YOU” ideato dall’associazione Napulitanata.
Chiude con le parole di Pier Paolo Pasolini magistralmente interpretate da Elio Germano accompagnate dalla musica di Teho Teardo, la stagione del teatro Bolivar che vede la direzione artistica Nu’Tracks.
Minuta, non bella, con due occhi che parlano al cuore: così Libero Bovio descrisse Elvira Donnarumma, la celebre cantante di fine Ottocento e inizio secolo scorso che conquistò il cuore del pubblico per le sue interpretazioni delle canzoni classiche napoletane.Piccola di statura e rotondetta di fisico, bruna e non bella, Donnarumma era dotata d'una straordinaria carica di simpatia e di un entusiasmo trascinante, tanto che fu contesa da impresari e ammiratori. A lei si ispira l’attrice e cantante Serena Autieri (lei, al contrario, alta, bella e bionda) applauditissima chanteuse al Teatro Cilea di Napoli, dove ha portato in scena La Sciantosa uno dei suoi successi più noti.