Giovedì, 13 Marzo 2025

Torna la magia di Slava al Bellini

Torna SLAVA’S SNOWSHOW al Teatro Bellini e con lui coriandoli, ragnatele, nebbia, palloni colorati e clown.
Un viaggio magico, una festa continua che alterna gag esilaranti a liricità malinconica. Un teatro che nasce dai sogni e dalle fiabe e che ci spinge a sognare a nostra volta, come dice lo stesso Slava. Un evento imperdibile, per ritornare bambini e lasciarsi rapire dal sogno e delle emozioni. 

Una nevicata di carta che infuria su tutta la sala, enormi, leggerissimi e colorati palloni che planano sulla platea, cinque clown che danno gas a una rappresentazione poetica e candida, dispettosa e imprevedibile, gioiosa e atletica, in bilico tra happening e circo. Ma prima di questo coup de theatre, sono molti i sortilegi e le ironie che i clown regalano alla platea, invadendola talvolta, per fare qualche dispetto esilarante.

Il teatro di Slava è amato perché riesce a tessere un mondo fatto di sogni e di fiabe in cui è impossibile non lasciarsi trasportare. È una delle esperienze teatrali più potenti, innocenti e semplicemente belle a cui tutti possono assistere. Snowshow solletica i nostri ricordi d'infanzia e ci fa guardare alla vita con un nuovo stupore, con gli occhi spalancati e la gioia che conoscevamo da bambini.

 

Durata: 115 min.

 
Note di regia

... UN GIORNO MI RESI CONTO

Che volevo creare uno spettacolo che ci riportasse ai nostri sogni d'infanzia. Uno spettacolo che aiutasse le persone che sarebbero venute a teatro a liberare dall’ossessione dell'età adulta i bambini e le bambine che erano una volta... Così mi misi alla ricerca di ciò che avrebbe dato una nuova scarica di ispirazione al teatro che volevo fare. È stata una ricerca incantevole: sentivo di essere sulla strada per una nuova terra inesplorata e affascinante. Ho deciso di avventurarmi laddove pochi clown avevano osato spingersi, per addentrarmi attraverso i tentacoli della clowneria dove meno ci si aspettava che si presentassero. Volevo approfondire la tragicommedia, per studiare il limite in cui si può fondere il dramma con la risata. Per studiare il limite in cui un personaggio mite e indeciso, perplesso e abbagliato, può attrarre un pubblico contemporaneo - un pubblico abituato a passi folli in un caleidoscopio infinito di eventi, colori, suoni, "spazi, tempi". Volevo immergermi completamente in questa cosa Gogoliana e Beckettiana. Volevo che il mio personaggio fosse epico e lirico, tenero e appassionato, saggio e ingenuo. Cominciai a rallentare il ritmo, a valorizzare gesti insignificanti che ora mi sembrano molto più espressivi e colorati di quelli pomposi o solenni. Mi sono affezionato a gesti incompiuti, interrotti, congelati, come tagliati da un pensiero improvviso. Anche il trucco del mio personaggio si è gradualmente evoluto. I regolari ovali bianchi di sorpresa intorno agli occhi e la bocca sono stati sostituiti da forme scure e confuse; le caratteristiche di tutta la faccia affondate, e il naso “pert snub” trasformato in una prugna cadente. Il costume è diventato enorme e squallido. Il mio dolce e commovente Asissai è cresciuto con me, è diventato pensieroso ed esitante. Anche la conversazione telefonica che Asissai aveva con se stesso sembrava perdere le sue sfumature maliziose, e invece si risolveva in una pausa finale, in cui ora vivo e a cui mi affeziono ogni giorno di più. Cessò di essere sorpreso dai paradossi del mondo esterno e quasi completamente dissolto nei paradossi del mondo dentro di lui. È diventato vigile, la sua passata sconsideratezza si è evoluta in tranquilla vigilanza, come se stesse camminando sull'orlo di un mistero, che si desidera risolvere ma di cui si ha anche innato timore. Poi, un giorno, questo spettacolo prese vita. Era il 1993. Spettatori da tutto il mondo, da decine di paesi, l'hanno visto da allora. È stato eseguito migliaia e migliaia di volte e ha ricevuto molti premi. Questo spettacolo è il mio amato figlio, e spero che non ci separeremo per molti anni a venire, perché questo spettacolo non ha ancora cessato di sorprendermi e di confondermi grazie agli innumerevoli misteri che nasconde. Può rendervi gioiosi e tristi, farvi ridere e farvi piangere. In molti modi questo spettacolo mi ha permesso di conoscere me stesso; è diventato un punto di riferimento importante nella mia vita. (SLAVA)

Teatro Bellini dal 19 al 23 marzo 

SLAVA'S SNOWSHOW creato da Slava Polunin regia Viktor Kramer e Slava Polunin costumi ed effetti speciali Slava Polunin suono Roman DubinnikovSlava Polunin distribuito in Italia da TAM ON TOUR in collaborazione con Gaap Booking

Orari spettacoli: 19 marzo h. 20:45 - giovedì, venerdì e sabato h. 17:30 e 20:45 - domenica h. 18:00

Prezzi: Martedì • Mercoledì • Giovedì I settore 38€, II settore 32€, III settore 20€ - Venerdì • Sabato • Domenica I settore 45€, II settore 38€, III settore 25€ - Under 29 22€ valido per tutte le repliche (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto) - *Ridotto venerdì e sabato I settore 41€, II settore 34€ - Possessori di abbonamento alla Stagione 24/25 del Teatro Bellini 33€ senza prevendita valido per tutte le repliche (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto) - Ridotto università dedicato a dipendenti e docenti universitari 18€ senza prevendita valido per le repliche dal martedì al venerdì (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto)

 
Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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