Con la fotografia vi racconto la mia vita di donna Rom. Il progetto di Viviana Rasulo diventa un libro

Da sempre l’arte è termometro di ciò che accade introno a noi. Nella Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne si moltiplicano i progetti artistici che portano al centro il tema dell’emancipazione femminile.

A parlarne sono spesso (ma non solo) artiste che durante tutta la loro carriera si sono confrontate più volte con questa “urgenza”. Sì, perché nel 2023 c’è ancora la necessità di parlare di integrazione e pari opportunità, soprattutto quando appartieni ad una etnia su cui pende lo stigma di “ladra” e “fannullona” come quella ROM. Viviana Rasulo ha messo il proprio know how di fotografa e psicoterapeuta a servizio della comunità delle donne ROM che vivono nel campo Rom di Scampia, in un progetto di emancipazione attraverso l’arte. Con uno strumento che ormai tutti abbiamo perennemente fra le mani – il telefono cellulare – per un anno intero le giovani partecipanti al progetto hanno parlato della propria vita attraverso lo scatto fotografico. Una vita di precarietà, dolore e solitudine, ma anche di speranza e affetti. Al termine del laboratorio le fotografie sono state raccolte in un libro dal titolo “Danzare la vita” che adesso attende di essere pubblicato e per cui presto sarà attivata una campagna di crowdfunding. 

Come è stato il primo impatto con la realtà vissuta dalle donne del campo Rom di Scampia?

Non è stato facile: c’è una grande diffidenza nei confronti dichi viene da “fuori”. Ci sono due mondi che non comunicano, due mondi a compartimenti stagni. Il nostro mondo, in cui tutti più o meno abbiamo delle garanzie – un tetto sulla testa, un lavoro, un sostegno economico, assistenza sanitaria – e il loro. Nel loro mondo si vive fra i cumuli di immondizia, in container fatiscenti in cui il tetto sulla testa è una lastra di lamiera. Dove i bambini possono essere morsi dai topi e in cui una donna può morire di parto all’angolo di una strada.

La comunità ROM è notoriamente una comunità molto chiusa. Come ha fatto a far breccia?

Come dicevo, c’è molta diffidenza. Diffidenza che si manifesta, all’inizio, con un atteggiamento di sfida, quasi violento. La chiave  è stata mettermi a nudo, non nascondermi, far vedere loro chi veramente sono. E mostrar loro che – oltre le differenze – siamo tutte persone che hanno in fin dei conti le stesse paure e gli stessi sentimenti.

Perché ha utilizzato proprio il medium della fotografia per entrare in contatto con loro?

La fotografia è l’unica forma d’arte che oggi sentiamo “alla portata di tutti”. Insomma, non abbiamo timore di confrontarci con esso. Con un telefono cellulare chiunque oggi può scattare una fotografia. Dopo i primi rudimenti tecnici, tutte le donne sono  riuscite, non solo a scattare belle fotografie, ma anche a raccontarsi attraverso il medium fotografico: il rapporto con i famigliari, la dimensione domestica, le paure più profonde. Il lavoro fatto è stato davvero incredibile.

Di quali strumenti si è avvalsa per portare a termine il progetto?

Ogni incontro è stato un’occasio0ne per metterle a contatto – spesso per la prima volta- con un universo di bellezza. Abbiamo visto film insieme, abbiamo danzato, abbiamo letto brani di libri e poesie. Ho voluto trasmettere loro un concetto che io credo essere imprescindibile: l’arte può salvarci la vita. È un modo per evadere dalla peggiore delle condizioni. E può anche aprirci gli orizzonti, dandoci modo di dimostrare a noi stesse di avere più risorse di quante crediamo di averne.

Il laboratorio è giunto a conclusione. Ma quali sono i progetti per il futuro?

Abbiamo raccolto gli scatti fotografici più belli in un libro che si intitola “Danzare la Vita”. Adesso vorremmo pubblicarlo ma ci servono fondi. Proprio per questo motivo presto apriremo una campagna di crowdfunding e abbiamo in programma tutta una serie di eventi atti a promuovere il progetto. Ma non sveliamo troppi particolari. Noi donne Rom e napoletane siamo piuttosto scaramantiche.

Viviana Rasulo è una fotografa. La sua formazione e il suo lavoro di pediatra e psicoterapeuta hanno molto influenzato i suoi ambiti di ricerca e, di conseguenza, i suoi progetti fotografici. Il suo interesse quindi è soprattutto antropologico ed umano. Le sue fotografie sono comparse in personali e collettive nazionali e internazionali in prestigiosi musei, fondazioni e luoghi d’arte fra cui palazzo Vigo a Catania, hiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietra Santa e il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli, al acro di Roma e alla Visual School of Art a New York.

Musica

Gabriele Esposito arriva in teatro con il mini tour Pè Sempe

Gabriele Esposito, il giovane cantautore napoletano che continua a conquistare il pubblico con il suo sound unico, è pronto a ...
Leggi di più →
Food&Wine

La storia della pizza al Giardino Torre di Capodimonte

Sabato 6 dicembre, in occasione dell’VIII Anniversario del riconoscimento de “L’Arte Tradizionale del Pizzaiuolo Napoletano” nella lista del Patrimonio Immateriale UNESCO, il Giardino ...
Leggi di più →
Il Gobbo

Esercizi di stile al Sannazaro: quando vince la parola

Il gioco della parola è un modo antico eppure sempre attuale di fare teatro e portalo in scena può essere ...
Leggi di più →
Torna in alto
Panoramica privacy

Privacy Policy

Chi siamo

L’indirizzo del nostro sito web è: https://napoliclick.it

Commenti

Quando i visitatori lasciano commenti sul sito, raccogliamo i dati mostrati nel modulo dei commenti oltre all’indirizzo IP del visitatore e la stringa dello user agent del browser per facilitare il rilevamento dello spam.

Una stringa anonimizzata creata a partire dal tuo indirizzo email (altrimenti detta hash) può essere fornita al servizio Gravatar per vedere se lo stai usando. La privacy policy del servizio Gravatar è disponibile qui: https://automattic.com/privacy/. Dopo l’approvazione del tuo commento, la tua immagine del profilo è visibile al pubblico nel contesto del tuo commento.

Media

Se carichi immagini sul sito web, dovresti evitare di caricare immagini che includono i dati di posizione incorporati (EXIF GPS). I visitatori del sito web possono scaricare ed estrarre qualsiasi dato sulla posizione dalle immagini sul sito web.

Cookie

Se lasci un commento sul nostro sito, puoi scegliere di salvare il tuo nome, indirizzo email e sito web nei cookie. Sono usati per la tua comodità in modo che tu non debba inserire nuovamente i tuoi dati quando lasci un altro commento. Questi cookie dureranno per un anno.

Se visiti la pagina di login, verrà impostato un cookie temporaneo per determinare se il tuo browser accetta i cookie. Questo cookie non contiene dati personali e viene eliminato quando chiudi il browser.

Quando effettui l’accesso, verranno impostati diversi cookie per salvare le tue informazioni di accesso e le tue opzioni di visualizzazione dello schermo. I cookie di accesso durano due giorni mentre i cookie per le opzioni dello schermo durano un anno. Se selezioni "Ricordami", il tuo accesso persisterà per due settimane. Se esci dal tuo account, i cookie di accesso verranno rimossi.

Se modifichi o pubblichi un articolo, un cookie aggiuntivo verrà salvato nel tuo browser. Questo cookie non include dati personali, ma indica semplicemente l’ID dell’articolo appena modificato. Scade dopo 1 giorno.

Contenuto incorporato da altri siti web

Testo suggerito: Gli articoli su questo sito possono includere contenuti incorporati (ad esempio video, immagini, articoli, ecc.). I contenuti incorporati da altri siti web si comportano esattamente allo stesso modo come se il visitatore avesse visitato l’altro sito web.

Questi siti web possono raccogliere dati su di te, usare cookie, integrare ulteriori tracciamenti di terze parti e monitorare l’interazione con essi, incluso il tracciamento della tua interazione con il contenuto incorporato se hai un account e sei connesso a quei siti web.

Con chi condividiamo i tuoi dati

Se richiedi una reimpostazione della password, il tuo indirizzo IP verrà incluso nell’email di reimpostazione.

Per quanto tempo conserviamo i tuoi dati

Se lasci un commento, il commento e i relativi metadati vengono conservati a tempo indeterminato. È così che possiamo riconoscere e approvare automaticamente eventuali commenti successivi invece di tenerli in una coda di moderazione.

Per gli utenti che si registrano sul nostro sito web (se presenti), memorizziamo anche le informazioni personali che forniscono nel loro profilo utente. Tutti gli utenti possono vedere, modificare o eliminare le loro informazioni personali in qualsiasi momento (eccetto il loro nome utente che non possono cambiare). Gli amministratori del sito web possono anche vedere e modificare queste informazioni.

Quali diritti hai sui tuoi dati

Se hai un account su questo sito, o hai lasciato commenti, puoi richiedere di ricevere un file esportato dal sito con i dati personali che abbiamo su di te, compresi i dati che ci hai fornito. Puoi anche richiedere che cancelliamo tutti i dati personali che ti riguardano. Questo non include i dati che siamo obbligati a conservare per scopi amministrativi, legali o di sicurezza.

Dove i tuoi dati sono inviati

I commenti dei visitatori possono essere controllati attraverso un servizio di rilevamento automatico dello spam.