Capodanno, sia fatta luce su chi ha esploso i colpi di pistola
C’è un’inquietante similitudine fra il proiettile che ha ucciso una donna di 55 anni ad Afragola, e quello esploso dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo che ha ferito uno dei partecipanti alla festa di capodanno organizzata in provincia di Biella dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
C’è l’idea malata che un momento di gioia e di festa possa essere celebrato con uno strumento di morte come un’arma da fuoco. Ed è solo una circostanza fortunata che anche nel secondo caso non ci sia scappato il morto.
Ad Afragola il nipote di Concetta Russo, la donna colpita a morte poco dopo la mezzanotte, è stato già arrestato. Ha riferito di non sapere che la pistola, acquistata illegalmente, fosse carica.
Pozzolo invece dice di non sapere chi ha sparato e si è rifiutato di consegnare i vestiti che indossava quella sera, nascondendosi dietro le sue prerogative di parlamentare. Intanto, è indagato per lesioni aggravate.
Qualcuno dovrà parlare, non può finire così. È gravissimo che un deputato della Repubblica, pur in possesso di porto d’armi (che nel frattempo è stato ritirato), vada in giro in una sera di festa con una pistola carica senza nessun motivo.
È tristemente noto Emanuele Pozzolo, ex leghista passato poi con Fratelli d’Italia con la benedizione del potente braccio destro della Meloni Guido Crosetto. Uno che sui social chiamò parassita un cittadino invalido e trapiantato. Uno che commentando le dichiarazioni dell’ex presidente americano Barak Obama contro la vendita libera delle armi, scrisse che una pistola non spara da sola.
Ecco, ci dica allora chi ha sparato la notte di capodanno. Ammesso che esista una sola valida ragione per far festa esplodendo colpi di pistola.