Nella mia città ideale, le macchine sono una presenza sporadica perché il trasporto pubblico ti permette di andare ovunque, ma da questo punto di vista Napoli non è la mia città ideale. Muoversi in macchina è spesso una necessità. Una condanna della quale tanti si libererebbero volentieri se potessero.
Editoriale
La Meloni dice che il Sud è la locomotiva d’Italia, Napoli come “capitale” di questo mezzogiorno dipinto in ascesa gode di una narrazione raramente così positiva, poi però arrivano i dati e i conti non tornano. Report e classifiche offrono un tiro incrociato di così vasta portata che non si sa da dove cominciare.
“Sergio, credimi, trovare casa a Napoli è diventata una missione impossibile, dovreste fare qualcosa” mi ha detto l’altro giorno un vecchio amico che non vedevo da tempo. Suo figlio è tornato a Napoli dopo aver vissuto al Nord per qualche anno e da mesi è impegnato nella caccia finora infruttuosa di una casa.
Nel rapporto annuale sul Benessere sostenibile, l’Istat misura il grado di felicità percepita e i napoletani si scoprono i più infelici d’Italia. Queste classifiche sono accolte male a Napoli a partire da quella sulla qualità della vita. Quando vengono pubblicate, i social si riempiono di foto spettacolari del Golfo contrapposte a una distesa di nebbia che rappresenta idealmente il nord.