Giovedì, 21 Novembre 2024

Mare e lungomare, simboli della città negata

Passo sul lungomare stamattina e alla bellezza naturale dello scenario fa da contrasto la sensazione di trovarmi in un deserto. Il Vesuvio, la costiera, Capri sono sempre lì al loro posto, ma quello è merito della natura. Poi c’è la Villa Comunale chiusa per lavori anche se al lavoro non c’è nessuno, e il solito mare tornato balenabile ma sempre poco accessibile nonostante sta per passare un’altra estate senza che sia cambiato qualcosa di sostanziale.
La parola più appropriata che mi viene in mente per descrivere la situazione è spreco. E fa certamente riflettere che tra i lidi privati ai piedi di Posillipo e i ristoranti privati nella parte rimasta pedonale dall’altro lato, in mezzo di pubblico e fruibile non c’è nulla se non il lunghissimo marciapiede battuto dal sole sul quale prevedibilmente non passa nessuno. Giusto qualche raro turista che si guarda intorno spaesato chiedendosi probabilmente il senso e i motivi di questo apparente stato di abbandono.
 
Una città come la nostra, famosa per la bellezza della sua cartolina, dovrebbe fare del mare e delle zone circostanti un polo attrattivo per i cittadini e i visitatori, ma è evidente che al momento così non è. E nemmeno possono bastare le promesse, per natura coniugate al futuro almeno finché quel futuro non si fa a sua volta presente immobile. No, non va proprio bene. Sarà necessaria una verifica immediata dei piani della giunta relativi al mare per la prossima estate, a partire dalla presa in carico da parte del Comune dell’intera linea di costa.
 
E non sto parlando di decoro, perché con estati interminabili e insalubri come quella che stiamo vivendo e che vivremo nei prossimi anni mare e verde sono una questione di salute. Soprattutto per chi non ha altri mezzi per difendersi dalla calura che una passeggiata all’ombra e un tuffo a mare. Spazi pubblici e attrezzati, non intervalli di nulla tra il profitto dei privati.
Sergio D'Angelo
Author: Sergio D'Angelo
Napoletano, tra i massimi esperti di politiche sociali, terzo settore e finanza etica in Italia. A lui si devono numerose battaglie per il lavoro, l’istruzione, le pari opportunità, la sanità, il welfare. Fondatore e presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, è stato assessore comunale al welfare e commissario straordinario dell’ABC, azienda speciale per la gestione dell’acqua pubblica del Comune di Napoli. Nell’ottobre 2021 è stato eletto in consiglio comunale come capolista di Napoli Solidale. È giornalista pubblicista e opinionista del Corriere del Mezzogiorno.

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