Quando si parla di violenza di genere, di femminicidio, non basta denunciare l’atto estremo. Bisogna fare attenzione anche ai dettagli, alle parole, ai racconti, alla comunicazione che costruiamo intorno a quei corpi e a quelle vite spezzate.
Società
Dunque, l’8 e il 9 giugno si è votato.
O meglio, si poteva votare. In teoria.
A Napoli, in questi giorni, c’è più ansia che turisti — e non era facile. La città è in fermento per un possibile scudetto, e come ogni cosa a Napoli, anche questo non è semplice entusiasmo: è un rito collettivo, una cerimonia sacra fatta di scaramanzie, formazioni da non toccare e venditori abusivi che hanno già messo le bandiere tre dieci euro.
Una città intera si ferma oggi per ricordare Martina Carbonaro, la giovane vittima dell’ennesimo femminicidio che ha scosso profondamente Afragola e l’intero Paese. In segno di lutto, dolore e solidarietà, è stata organizzata per questa sera una fiaccolata commemorativa, con partenza da Piazza Municipio di Afragola alle ore 19:00.
Pensavate davvero di aver archiviato per sempre il ciuffo rosso di Mirko, le chitarre finte dei Bee Hive e quei pomeriggi di battaglia col videoregistratore per rivedere Kiss Me Licia?