La prima ciclabile umana a Napoli: più bici, più felici
Napoli sfida Milano per il primato di ciclabile umana più lunga mai realizzata in Italia: dopo la prima iniziativa a Milano di due settimane fa, si replica a Napoli.
I ciclo-attivisti napoletani, esasperati delle condizioni indecenti di chi si muove in bici in città, protestano contro questo degrado realizzando la loro ciclabile umana – a protezione della bike lane presente in Corso Umberto I, lungo il cosiddetto Rettifilo.
L’appuntamento è fissato per le ore 8 di sabato 3 dicembre in Galleria Principe di Napoli, presso la Bicycle House, punto di riferimento dei ciclisti urbani a Napoli. L’evento sta raccogliendo centinaia di adesioni.
Napoli agli ultimi posti per km di ciclabili e nessun interessante progetto all’orizzonte, nonostante ci siano be 35 mln di euro di fondi PNRR a disposizione. E allora proviamo noi a realizzare una ciclabile umana, per chiedere al Comune di sbloccare le risorse già in cassa per proteggere dalle auto chi ogni giorno pedala in Corso Umberto. Infatti solo per questo progetto sono stanziati e già disponibili circa un milione di euro che ora si rischia di perdere.
La corsia ciclabile realizzata ad inizio anno è usatissima da ciclisti, ma anche dalle automobili, furgoni e scooter che la utilizzano come parcheggio.
I pericoli sono sempre dietro l’angolo e a ogni incrocio. I ciclisti non vogliono accettare il rischio, perché proprio quel rischio, finché c’è, impedisce a tante persone di prendere coraggio e di abbandonare l’auto per provare a spostarsi in bicicletta. In città le morti per violenza stradale sono in crescita.
I ciclisti manifestano in maniera ferma e pacifica per chiedere al Comune di Napoli di intervenire ora per proteggere chi pedala, sulla ciclabile di Corso Umberto e realizzare il cordolo di protezione come previsto da progetto già finanziato per una ciclabile in sede propria bidirezionale lato Università.
E chiedono inoltre anche la riduzione del numero di auto che entrano in città. “Serve rispetto, cambiamento culturale, controlli, aiuterebbe anche una Città 30 km/h". Intanto proprio in questi giorni nella Galleria Quattro Giornate, da oltre un anno abbandonata a se stessa, è comparsa nell’area del cantiere la scritta “+ BICI + FELICI”: un messaggio di buon auspicio in vista della ciclabile umana di Napoli del 3 dicembre.
I ciclo-attivisti si disporranno in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile per proteggere con il loro corpo e le loro bici chi pedalerà in quel tratto di strada. L’invito a partecipare è esteso anche a chi verrà a piedi, senza la bici.
Il flash mob della ciclabile umana di Napoli è libero e aperto a tutti, come sottolineano gli organizzatori: “Ci accomuna l’idea che una città delle persone, con meno auto, è una città più sicura per tutti e meno inquinata, Napoli è ultima in tutte le classifiche per infrastrutture ciclabili e di questo passo ci rimarrà per i prossimi anni. L’approccio dell’amministrazione comunale su questo tema è antistorico, si continua a pensare che si possa fluidificare il traffico, eliminando ztl come quella di Piazza Dante, non capendo che in questo modo non si fa altro che attirarne di nuovo. La città è divorata dal traffico, si respirano veleni e la gente è esasperata.”
Promuovono Napoli Pedala, Greenpeace GL Napoli, Percorsi Cumani, Fiab Cicloverdi Napoli, Napoli Bike Festival, Bici per la città, Bicycle House, TBA Team Bike Acerra, PIB Parthenope in bici, Facc'e Bike.