Asili nido comunali, sospeso lo sciopero
È stato sospeso lo sciopero previsto per le giornate del 23 e 24 ottobre delle lavoratrici e dei lavoratori di alcuni asili nido comunali gestiti dalle imprese raggruppate nella cooperativa sociale Raggio Sole. Dopo una lunga interlocuzione e mediazione, e dopo lo sciopero dello scorso 5 ottobre, sono state ricevute rassicurazioni dal Comune di Napoli circa il pagamento degli stipendi delle 3 mensilità arretrate e l’imminente saldo della quarta, intanto maturata.
La vicenda riguarda i dipendenti delle cooperative sociali Acsom, Baby Garden e Ubu - raggruppate nella cooperativa Raggio di Sole - che prestano servizio in diversi asili nido delle Municipalità 2, 4, 7, 9, 10, che da quattro mesi non vengono pagati per il lavoro svolto con diverse mansioni all’interno delle scuole comunali. Raggio di Sole è l’ente a cui, dal 2022, Palazzo San Giacomo ha affidato, tramite gara d’appalto, la gestione di 5 asili nido della città rivolti a bambini da 0 a 3: il Martinelli, che si trova in centro a Salita Tarsia, il Basile di Soccavo, il Faraglia di Bagnoli, L’asilo di Via Padula di Pianura, il Pergolella della zona del mercato.
La sospensione è stata decisa dopo aver ricevuto la comunicazione che entro 5 giorni saranno pagati gli stipendi arretrati ai lavoratori e alle lavoratrici degli asili nido comunali. «Lo sblocco -dice il coordinatore SSAEP dell’Area Metropolitana di Napoli per la Fp Cgil Salvatore De Cicco - è un fattore importante, la vicenda inizia indirizzarsi sui giusti binari».
Si è deciso per la sospensione e non per la revoca dello sciopero perché si aspettano atti concreti circa il pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori.
«Abbiamo raggiunto con lo sciopero del 5 ottobre - spiega il segretario regionale con delega ai SSAEP della FP Cgil, Marco D’Acunto - e con l’interlocuzione avuta con il Comune di Napoli, che ha fatto un grande lavoro di amministrazione e di verifica, un primo risultato. Lo sciopero non lo revochiamo, ma lo sospendiamo perchè nella giornata di oggi matura una quarta mensilità e ci aspettiamo che venga pagata al massimo entro la prima settimana di novembre. Nel caso la situazione dovesse tornare a incancrenirsi, siamo pronti a nuove iniziative di protesta».