Barbie con sindrome di Down, le associazioni napoletane approvano
“Oggi è un giorno speciale per Alba e per i bambini come lei! Barbie ha fatto un regalo incredibile per tutti, quello di realizzare una Barbie con la sindrome di Down. È molto importante per i bambini sentirsi accolti nel gioco e riconoscersi in esso.
Alba subito si è riconosciuta nella nuova Barbie ed ha voluto giocare creando tante avventure. Sono tanti i modi che abbiamo per dare possibilità a tutti di sentirsi inclusi nella vita quotidiana, per questo ringrazio Mattel per questa importante intuizione che ha un grande valore sociale”.
Lo ha scritto sui suoi Social Luca Trapanese, assessore al welfare del Comune di Napoli, che, in questo commento, però parla soprattutto in veste di genitore di Alba, la sua bambina con sindrome di Down. Trapanese, con la figlia, ha partecipato in maniera completamente gratuita (come sottolinea nello stesso post) alla promozione della nuova Barbie lanciata sul mercato dalla Mattel.
Il lancio commerciale della prima bambola con la sindrome di Down che sia mai stata ideata, è stato accompagnato, vista la delicatezza e la complessità del tema, da molte polemiche, riscontrando la contrarietà di chi ritiene che avere creato una barbie con tali caratteristiche possa avere l’effetto contrario, cioè di “ghettizzare” ulteriormente la diversità.
Ma sono molte le associazioni che si sono schierate con Trapanese. Favorevole anche il presidente dell’associazione Toni Nocchetti: “Mi sembra una cosa buona. Non sarà la rivoluzione ma è comunque un passo in avanti, perché affronta la tematica, familiarizza al concetto di disabilità, come può fare un film o un libro, né più né meno”.