Sabato, 16 Novembre 2024

La parata colorata dei bambini e delle bambine sfila a Napoli

Circa 300 bambini e un centinaio di adulti hanno partecipato alla prima parata colorata che ha sfilato per il corpo di Napoli. L’iniziativa si è svolta questa mattina (22 maggio 2023) con l’azione ludico teatrale per la liberazione della città partita da piazza Dante per arrivare a piazza del Gesù, passando per il Corpo di Napoli, in piazzetta Nilo.

La giornata ha rappresentato il momento finale della ricerca azione “Mito del Mammut”, giunto alla sua 16esima edizione, i cui risultati saranno presentati in una tavola rotonda organizzata nel prossimo giugno a Scampia. Ricerca psico pedagogica e sociale partita a settembre con alunni, docenti e genitori nel normale orario scolastico e che ha coinvolto circa 2.000 studenti della scuola primaria di Napoli e della Basilicata. La ricerca ha avuto come sfondo il tema del “corpo”, tentativo di “dare corpo” a una scuola e ad una città davvero rinnovate, perché capaci di mettere al centro il corpo (prima di tutto quello dei bambini) nella sua interezza e non solo alla testa che spunta dal banco.

“Siamo molto felici di questa giornata, sintesi della ricerca dell’anno: una scuola fatta di corpi felici che escono fuori dalle mura di una scuola roccaforte, è la didattica non solo possibile, ma quella verso cui tutti dovremmo tendere per costruire una città migliore”, sottolineano gli organizzatori.

La “Parata colorata” è stata organizzata dal Centro Territoriale a Scampia Mammut, con il patrocinio del Comune di Napoli, in collaborazione con le scuole: ICS Virgilio 4 (Scampia), ICS Madonna Assunta (Bagnoli), scuola paritaria Dalla Parte dei bambini (Via Morghen), con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con il C.D.R. Gatta Blu Asl Napoli 1 - Cooperativa ERA, con Soc.Coop. Cooperazione e Solidarietà, con l’Assessorato all’Istruzione, con la II e l’VIII Municipalità del Comune di Napoli che prenderanno parte all’evento. L’evento è svolto grazie al contributo di: Tavola Valdesi Ufficio otto per Mille, Fondazione Haku, Fondazione Angelo Affinita.

A differenza dei 15 anni precedenti, in cui la giornata conclusiva del Mito del Mammut si è sempre svolta nella piazza Giovanni Paolo II di Scampia, quest’anno il gruppo di ricerca ha scelto le strade del centro storico di Napoli, perché “teatro” più adeguato ad ospitare l’atto finale della storia sfondo narrativo dell’intero anno e, soprattutto, per il messaggio da consegnare ai “potenti della città”.

Una folla festosa di piccoli e grandi sfilerà lunedì mattina da Piazza Dante a Piazza del Gesù, passando per il Corpo di Napoli (piazzetta Nilo) per una “messa in vita” della trama narrativa costruita insieme: giornata corale come intreccio del piano reale e immaginario, riappropriazione degli spazi materiali e immateriali della città troppo spesso appannaggio dei processi di disanimazione e robotizzazione del nostro tempo.

Nella “Parata colorata” il corteo dei bambini è “Il Popolo Gentile”, protagonista della “Storia dei 4 Ducati” che ha fatto da sfondo narrativo ai percorsi condotti nelle classi: dopo aver affrontato un anno di prove e ricerche asperrime, il Popolo Gentile affronta finalmente il conte Rich e i suoi robot, nel tentativo di recuperare gli animali magici e di restituire la vitalità ai cittadini affetti da una gravissima pandemia di lettite acuta.

In piazza del Gesù è stato consegnato ai “Potenti della città” il “Manifesto” scritto insieme a bambini e bambine a partire dalla domanda: “un’ingiustizia che ho ricevuto in quanto bambino”. Durante la parata strani personaggi e mille imprevisti hanno animato il corteo, grazie a genitori, docenti e amici, interpretando diversi personaggi della storia.

Messa in strada teatrale resa ancora più attraente dagli attori Paolo Cresta e Emanuela Bolca, che hanno interpretato il “Corpo di Napoli” e “il Conte Rich” (a titolo. del. tutto gratuto) e imusicisti dell’Orxhestra Ammaretata, Contributo fondamentale anche quello svolto da Alessandro Lista, Matteo Mercolino, Marco Valdo Delle Donne, Luca Pirelli e Lorenzo Majorano, studenti del corso in Design della Comunicazione dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, coordinati dalle Professoresse Daniela Pergreffi e Enrica D’Aguanno, che come ogni anno partecipano alla ricerca durante il proprio anno di studio ordinario e che hanno elaborato il telo da cantastorie che parteciperà al corteo. Alla realizzazione del “Un corpo come cavallo di Troia”, ideato da Marco Marino, hanno contribuito gli studenti del corso di Scienze dell'Educazione dell’Università Cattolica di Milano prendendo parte ai cantieri di costruzione in cartapesta al Mammut.

Author: Redazione

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