Domenica, 17 Novembre 2024

Napoli, filo rosso con i paesi in guerra: ecco il Festival del Cinema dei Diritti umani

Napoli capitale dei diritti umani, Napoli stretta da un filo rosso ai paesi che vivono l’orrore della guerra, Napoli che guarda ai bambini. In questo contesto si inserisce il Festival dei Diritti Umani, l’ormai consueto appuntamento organizzato a Napoli dall’associazione Cinema e Diritti, giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione. Focus speciale sui bambini, l’iniziativa napoletana per l’edizione 2023 porta infatti il titolo di “Dirittiminori. I bambini alla guerra”.

«Abbiamo pensato a questo titolo prima che la scena mondiale fosse infiammata dal conflitto israelo-palestinese ma c'è ne erano già abbastanza di guerre. Abbiamo deciso di puntare i riflettori sui minori, i bambini i cui diritti fondamentali vengono negati, con una dedica particolare alle 34 piccole vittime del naufragio di Cutro», ha spiegato stamattina alla presentazione il coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Maurizio Del Bufalo.

Ma non solo i bambini vittime di guerre, da quella nel cuore dell’Europa a quella in Medioriente, al centro anche i bambini colpevoli di trovarsi nel mezzo del conflitto Stato-Camorra o di essere figli degli oppositori del regime militare argentino degli anni Settanta, i desaparecidos, e in quanto tali strappati alle madri appena nati.

Il festival porta in città dal 15 al 25 novembre un ricco programma di eventi, proiezioni di film e dibattiti, aperti a tutta la città, che saranno ospitati nell’Aula delle Mura Greche della sede dell’Università Orientale di Napoli di Palazzo Corigliano (piazza San Domenico Maggiore) e nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia, 23).

GUARDA LE INTERVISTE 

Alla conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, l’avvocato Ferdinando Tozzi (delegato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in qualità di Consigliere per l’industria Culturale su Musica e Audiovisivo), il professor Andrea Manzo (direttore del Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell'Università Orientale di Napoli), Marisa Laurito (direttore artistico del teatro Trianon Viviani), che ha presentato un evento in favore del popolo iraniano organizzato con Amnesty International Italia, all’interno dello stesso Festival dei Diritti Umani.

L’iniziata, dal titolo “Donna, Vita, Libertà”, in programma oggi alle 18.30 al Trianon Viviani, servirà a raccontare, attraverso la musica e le parole, la realtà drammatica che affligge il popolo iraniano e ad appellarsi al governo di Teheran affinché rispetti i diritti fondamentali delle donne e dell’interna popolazione civile.

«Stiamo preparando una iniziativa per manifestare contro gli orrori in corso in Medioriente – ha anche annunciato l’artista napoletana – che ci vedrà uniti, senza prendere una posizione per un popolo o per l’altro in guerra, Palestina e Iran, al grido di “Fermatevi!” per porre fine al massacro di civili in corso in questi paesi».

Gli eventi dal 15 al 25 novembre

Anteprima il 14 novembre (ore 16.30 presso l’aula T1 nella sede dell’Orientale di Palazzo del Mediterraneo –via Marina 50) per rilanciare la petizione rivolta all’ONU nella scorsa edizione, in cui è stata chiesta la concessione della bandiera delle Nazioni Unite per le navi umanitarie con la finalità di tutelarne gli equipaggi e l’abolizione della Zona SAR libica.

L’inaugurazione ufficiale del Festival è fissata per mercoledì 15 novembre alle 18 nello Spazio Comunale Piazza Forcella. La giornata sarà dedicata alle piccole vittime della strage di Cutro e vedrà la partecipazione di Amnesty e la proiezione del film “Male Nostrum” di Fabio Masi. Sarà anche l’occasione per presentare alla Città il ricco programma di questa edizione del Festival.

Giovedì 16 novembre a Piazza Forcella si parlerà invece dell’Ucraina e dei bambini coinvolti nel conflitto seguente l’invasione russa. Per farlo, saranno presenti la giornalista RAI e documentarista Raffaella Cosentino e l’attivista ucraina Olha Yerokhina della ong Save Ukraine.

Lunedì 20 novembre alle 10 con il primo dei due incontri previsti con le scuole del territorio, ospitati anche quest’anno dal MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al centro dell’incontro ci saranno i “bambini che arrivano dal mare”, con gli studenti di medie e superiori a confronto con l’avvocato Paola Scafidi (presidente Tutori in Rete), il giornalista Luca Attanasio e Veronica Boggini (Senior Advocacy Officer di Save the Children). In serata, alle 18 a Piazza Forcella, Attanasio e Scafidi discuteranno con la senatrice Sandra Zampa e Glauco Iermano della cooperativa Dedalus il valore della legge 47/2017 che istituisce la figura del tutor volontario per i MSNA.

Martedì 21 novembre alle ore 20.30, a palazzo Corigliano (Aula delle Mura Greche) oltre alle consuete proiezioni come da programma ci sarà l’incontro con Julie Meylan (prima segretaria dell’Ambasciata di Svizzera in Italia) e Raffaella D’Errico (console onoraria di Svizzera per la Campania) nella serata dedicata all’amicizia tra il Festival e l’Ambasciata Svizzera in Italia, fervida sostenitrice della manifestazione da lungo corso.

Mercoledì 22 novembre alle 10 nuovo appuntamento con le scuole al MANN. In questo incontro dal provocatorio titolo “Teneri assassini”, dopo la proiezione di “Sound of gangs” della giornalista Amalia De Simone, la pedagogista Maria Luisa Iavarone dialogherà col giornalista di Repubblica Dario Del Porto e la stessa De Simone, sul destino dei giovani che seguono le orme dei boss della malavita. La sera, alle 18, a piazza Forcella, si riprende il “Dialogo sui minori tra Stato e Camorra” con Isaia Sales (già docente di Storia delle Mafie), Gianluca Guida (direttore del carcere minorile di Nisida), Giuseppe Perna dell’associazione Annalisa Durante e lo sceneggiatore Maurizio Braucci.

Giovedì 23 novembre 2023 (ore 18) altro appuntamento centrale nell’edizione XV del Festival abbraccia la questione Palestinese: “I bambini di Gaza”, dopo la nuova escalation di violenza nei territori medio orientali e l’inasprimento del conflitto arabo-israeliano. Durante l’incontro il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli presenterà il rapporto ONU sui bambini palestinesi pubblicato recentemente. Testimone d’eccezione della serata la già vicepresidente dell’Europarlamento e presidente di Assopace Palestina, Luisa Morgantini in compagnia della Co-presidente di “Un Ponte per”, Angelica Romano. Due film di grande emozione accompagneranno la serata, introdotta dalle letture dell’attore Enzo Salomone.

Venerdì 24 novembre sempre alle ore 18, Forcella ospita l’Argentina con il racconto delle Abuelas de Plaza de Mayo e la loro lotta per ritrovare i nipoti (Nietos) strappati alle madri. La discussione verrà animata dallo storico militante del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori, Julio Santucho, e dallo “Schindler di Buenos Aires” Enrico Calamai, già viceconsole italiano. Santucho è il padre dell’ultimo “nipote ritrovato”, Daniel, la cui scoperta risale al mese di luglio scorso. Si chiuderà con il tango di Stefi Donisi e la scuola della Milonga Portena.

La sera di sabato 25 novembre avrà luogo la cerimonia di chiusura in cui saranno proclamati i vincitori delle categorie del concorso cinematografico, con le interviste ai Giurati Esperti (oltre a Julio Santucho ci sono Gilberto Mastromatteo e Francesco Cibati, registi italiani ed attivisti dei Diritti Umani, e Gianni Tognoni, segretario del Tribunale Permanente dei Popoli) e ad alcuni dei registi premiati. Il concerto del musicista Massimo Ferrante e del suo gruppo di musica popolare chiuderà la manifestazione.

A partire dal 13 novembre e per tutta la durata del Festival, inoltre, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica WARS (wars and revolutionary stories) prodotta da Montura e dall’Atlante dei Conflitti e delle Guerre, storico partner del Festival. La mostra sarà ospitata nel Refettorio del Convento di San Domenico Maggiore, nel centro storico partenopeo, e sarà visitabile dalle ore 8 alle 20 di tutti i giorni feriali.

I film in concorso

Sono 37 i film, brevi e lunghi, candidati al Festival del Cinema dei Diritti Umani e scelti tra gli oltre 200 provenienti da 55 Paesi e ispirati dalle lotte di popoli, minoranze ed individui per la tutela dei Diritti Universali.

I Paesi rappresentati nei film in selezione sono Argentina, Belgio, Colombia, Finlandia, Germania, India, Iran, Italia, Messico, Pakistan, Palestina, Russia, Serbia, Siria, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, USA. Le storie sono ambientate in Argentina, Belgio, Bosnia, Brasile, Colombia, Croazia, Finlandia, Germania, Honduras, India, Iran, Italia, Messico, Nepal, Pakistan, Palestina, Perù, Russia, Serbia, Siria, Slovenia, Somalia, Svizzera, Turchia Ucraina, Ungheria, USA.

In questa edizione, i film saranno proiettati gratuitamente in presenza – quando possibile in compagnia degli autori – nella Sala delle Mura Greche dell’Università Orientale (palazzo Corigliano – piazza San Domenico Maggiore) tutte le sere dal 15 al 24 novembre, dalle ore 19 alle 23. È previsto in questa edizione anche il contributo di alcuni studenti dell’ateneo partenopeo che introdurranno le proiezioni.

Novità di questa edizione è l’istituzione di un premio intitolato a Mario Paciolla, la cui famiglia – da sempre vicina al Festival – si batte da tre anni per avere giustizia e verità sulle circostanze della sua morte, avvenuta in Colombia mentre serviva la locale missione delle Nazioni Unite. Il premio dedicato alla memoria del giovane cooperante partenopeo si accoda a quelli DOC, SHORT, YOUNG, al Premio per la Pace dell’Ambasciata di Svizzera in Italia e alle Menzioni speciali.

Maggiori informazioni e programma completo su cinenapolidiritti.it

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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