Mercoledì, 11 Dicembre 2024

Rosa, forte e fragile: il personaggio “rivelazione” di Un Posto Al Sole

Determinata nell’ottenere ciò che vuole, forte e allo stesso tempo fragile, Rosa Picariello è certamente uno dei personaggi femminili più interessanti e multisfaccettati in questa stagione di Un Posto Al Sole. Dietro l’energia e la grinta di questa donna incredibile, c’è la bravissima e bellissima attrice che le presta il volto da quasi tre anni: la napoletana Daniela Ioia, un passato scandito da tanto teatro (una passione che mai abbandonerà) e un futuro nella fiction Rai (la vedremo presto nel primo episodio della terza serie “Il commissario Ricciardi”). Il suo personaggio, sin dall’inizio, ha affrontato una serie di tematiche sociali legate alla vita nei quartieri “difficili” di Napoli, che si contrappongono un po’ alla benestante collina di Posillipo.

Daniela Ioia Luigi Miele

Rosa è uno dei personaggi femminili più forti in Un Posto Al Sole in questo momento: una donna che si differenzia un po’ dalle altre. Cosa ne pensa?

Rosa sta vivendo un bel momento, sta evolvendo come personalità e personaggio: è arrivata come una saetta, un tornado, e ha creato scompiglio. Abbiamo cominciato a conoscerla per come è, forte ma anche fragile, una donna dalla grande personalità, perennemente innamorata di questo ex. Ma adesso siamo in una fase successiva, nell’aria si sente un’evoluzione diversa per lei. Sta crescendo, pensa di migliorarsi prendendo un diploma e poi c’è l’amicizia con il prete del quartiere che ha riaperto il suo cuore verso altri affetti, a parte Damiano e suo figlio.

Rosa sta venendo fuori con una personalità “verace”, autentica.

Mi piace tantissimo il mio personaggio da un punto di vista umano, ne sono contenta. Un Posto Al Sole è una palestra continua, acquisisci una capacità di gestione, ti sperimenti come attrice, passi da momenti di commedia a toni drammatici, da temi sociali al siparietto brillante, per una attrice è una cosa fantastica, che solo la lunga serialità ti può consentire.

Quanto la sente vicina?

La sento vicina, ma allo stesso tempo lontana. I personaggi che io interpreto trascinano nella loro corsa anche qualcosa di mio: Rosa è senza dubbio una donna molto determinata, se si mette in testa una cosa la ottiene e questa è una caratteristica che abbiamo in comune. Ma perseguiamo i nostri scopi con mezzi diversi, io conosco e pratico la diplomazia e la pazienza; lei, che è nata e cresciuta in un ambiente un po’ più duro, nel centro storico di Napoli (ma che potrebbe essere quello di una qualsiasi città), utilizza altri strumenti per farsi sentire. Senza dubbio, ha il fuoco dentro, mette se stessa in tutto ciò che fa, è vulcanica, questa è una altra caratteristica che appartiene anche a me in parte.

In questo momento, Rosa sta toccando due argomenti in particolare: da un lato, il razzismo, con la vicenda del prete nero per cui Rosa avrebbe una simpatia (o almeno è questo quello che si vocifera); dall’altro, quello del rimettersi in discussione di una donna che ne ha vissute tante, con la scelta di Rosa di diplomarsi e attivarsi per la sua crescita personale.

Come in tutte le cose, nella vita reale come nella fiction, ci sono dei processi che maturano: Rosa vive una fase in cui ha una voglia di fare, prende delle decisioni che prima non avrebbe avuto il coraggio di prendere. Questo perché molto spesso ci capita di essere attanagliati da una paura che ci blocca: in quest’ottica, si colloca la scelta di volersi diplomare, che sta ancora ponderando ma sa che è la decisione giusta per darsi una seconda possibilità.

Per quanto riguarda il razzismo, raccontare i temi sociali è sempre stato un must di Un Posto Al Sole. Del resto, appena io sono entrata in scena, tre anni fa, ricordo che si stava trattando il tema dei giocattoli contraffatti; poi abbiamo affrontato la questione delle case inaccessibili al centro storico della città, perché destinate al turismo. Preparatevi: Rosa affronterà a breve anche altri temi di questo genere.

Poi c’è l’amore: Rosa ha ancora mire su Damiano o è un capitolo chiuso?

Rosa è da sempre innamorata di quest’uomo, non sappiamo se finirà mai. Staremo a vedere. Chissà che non ci siano nuove conoscenze per lei.

Come si trova nella grande squadra di Un Posto Al Sole?

Quando sono entrata, ero molto intimidita, quindi l’ho fatto in punta di piedi: entri in una “famiglia” già formata, pensi che non ti accetteranno. Il mio compagno di viaggio, Luigi Miele, me lo ricorda spesso, mi guardavo intorno, poi è andata sempre meglio, io e Rosa siamo cresciute insieme. Ora mi trovo benissimo con tutti, è un ambiente molto sereno.

Ha intrecciato delle amicizie?

Sì, il nostro gruppetto, quello con cui siamo più affiatati, ma perché abbiamo girato molto insieme, è formato da: Luigi Miele, Fiorenzo Madonna e Imma Pirone. In particolare, con quest’ultima siamo diventate amiche, ci siamo divertite molto a New York dove siamo andate insieme, è stata una bellissima esperienza. Ho un rapporto molto affettuoso anche con “mio figlio” Manuel.

C’è un tema sociale che vorrebbe ancora affrontare?

Un tema importante da riportare in scena potrebbe essere la difficoltà di conciliazione di tempi di vita e di lavoro. Come tante donne, la vivo in prima persona, avendo un figlio di 5 anni: quando fai la mamma e lavori, devi fare delle rinunce professionali, ci sono molti ostacoli soprattutto per chi vuole fare carriera e magari non ha una rete familiare capace di supportarla. Poi, c’è il tema dei servizi per l’infanzia che mancano qui al Sud, insomma quello della maternità sarebbe un bel tema da approfondire.

Un altro argomento che mi farebbe piacere riportare è quello del disagio creato dall’uso smodato dei social, il cosiddetto bullismo da tastiera e l’arma a doppio taglio rappresentata dalle nuove tecnologie: un tema in parte già trattato con la storia di Irene, la figlia di Serena e Filippo.

Altri progetti a cui sta lavorando?

Tanto teatro, come sempre, porto in giro un mio monologo da sette anni, oltre a uno spettacolo che porto in scena con il mio compagno anche nella vita, Antimo Casertano. Per la Tv, a febbraio esce la terza serie de “Il commissario Ricciardi” ed io sarò la protagonista del primo episodio.

Ci sono altri progetti, ma di quelli non posso ancora parlare!

Sogno nel cassetto?

Continuare ad interpretare personaggi come Rosa, fare cinema, ovviamente, ma il mio desiderio più grande è quello di fare una bella esperienza lavorativa all’estero.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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