Arriva la bellissima (e super napoletana) audioguida della Cappella e del Tesoro di San Gennaro
La storia si unisce alla bellezza e alla ricchezza del patrimonio artistico della Cappella e del Tesoro di San Gennaro, in un racconto suggestivo tra voci e musica: nasce UN TESORO DI AUDIOGUIDA. Quella della Real Cappella è una vicenda del tutto singolare che si fonda sul rapporto tra il popolo di Napoli e il suo Santo Protettore. La nuova audioguida svelerà dettagli e sfumature di questa storia e di molte altre custodite in questo luogo unico.
Il progetto di narrazione e di valorizzazione del Tesoro e della Cappella di San Gennaro rientra nella nuova conduzione delle attività museali curate per la Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro da D’Uva, azienda operativa dal 1959 nel settore dell’interpretazione del patrimonio culturale, della gestione dei servizi e della valorizzazione museale, che ha sviluppato un inusuale modo di intendere la visita attraverso nuove forme di narrazione e la musica. La Deputazione custodisce da circa 500 anni la Cappella del Tesoro di San Gennaro, le reliquie del Santo e la collezione di oggetti e opere d’arte, senza dimenticare i gioielli di inestimabile valore custoditi negli spazi dedicati al Tesoro di San Gennaro, ora rinnovati da D’Uva sia internamente sia nella nuova biglietteria.
L’idea di UN TESORO DI AUDIOGUIDA nasce dalla consapevolezza di D’Uva che raccontare la Cappella e il Tesoro con la creazione di contenuti rinnovati, la partecipazione di attori e artisti contemporanei e la composizione di musiche originali dedicate alla visita, susciterà una doppia curiosità nel visitatore, permettendo a questo patrimonio di vivere ed essere interpretato in modo del tutto insolito, a partire dalla narrazione: UN TESORO DI AUDIOGUIDA è un racconto che rivela le storie di tutte le persone che nel corso dei secoli hanno contribuito alla costruzione del Tesoro di San Gennaro: deputati, papi, re, regine, principi e gente del popolo, tutti legati dalla devozione al Santo. I testi sono stati scritti a quattro mani da Ilaria D'Uva e Francesca Ummarino.
LE VOCI
E nel caso di Napoli, e di San Gennaro in particolare, era necessario trovare una chiave di lettura davvero speciale nella narrazione, a cominciare dalle voci: il nuovo percorso audio è interpretato da artisti e personaggi napoletani strettamente legati alla città, che appartengono alla cultura napoletana e che hanno illuminato/raccontato con grande sensibilità e partecipazione il racconto della storia del Santo e del suo Tesoro. Hanno aderito con entusiasmo gli attori Toni Servillo, Nunzia Schiano e Patrizio Rispo, il drammaturgo e scrittore Maurizio de Giovanni, il Duca Don Riccardo Carafa d’Andria – Vice Presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e l’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, Monsignor Vincenzo de Gregorio. Ognuno di loro ha contribuito fortemente con il suono della propria voce carismatica, calda e suggestiva a rappresentare 500 anni di partecipazione, di fede e di devozione a San Gennaro. E se una voce importante ci accompagna alla scoperta di un luogo, possiamo certamente aggiungere bellezza ed emozione al nostro sapere. A testimoniare il desiderio di aderire fino in fondo alla valorizzazione della tradizione la nuova audioguida sarà disponibile anche esclusivamente in napoletano, con le voci di Patrizio Rispo e Nunzia Schiano. UN TESORO DI AUDIOGUIDA si potrà ascoltare anche in inglese, francese tedesco e spagnolo.
LA MUSICA – “TESORO DI SAN GENNARO, A SOUNDTRACK EXPERIENCE”
Un luogo così prodigioso e carico di spiritualità e di storia, non poteva lasciare indifferente la sensibilità di un musicista e compositore napoletano come Antonio Fresa, noto per le colonne sonore realizzate per cinema e tv, candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento e da sempre appassionato autore di musica evocativa per le immagini. Fresa si è lasciato guidare dalla sua esperienza musicale raffinata e dalla tradizione della musica partenopea lavorando a 12 composizioni originali che risuoneranno nell’audioguida, non sovrastando mai le bellezze osservate dai visitatori e neppure le voci speciali dei narratori, integrandosi invece come potente colonna sonora trainante. Non è un caso che questo progetto rientri nella serie di Soundtrack Experience che ha già visto Fresa protagonista delle musiche composte per gli audiotour delle Vatican Chapels e del Labirinto Borges sull’isola di San Giorgio a Venezia, prodotte da D’Uva con Adesiva Discografica.
La realizzazione dei brani ha anche coinvolto artisti napoletani di grande talento: Raiz, Pietra Montecorvino ed Eugenio Bennato hanno sposato il progetto con slancio, offrendo le loro voci straordinarie a tre delle 12 composizioni. Entrando di fatto a far parte della storia più avvincente della loro città, interpretano rispettivamente BONASERA REGINA, di cui Raiz ha scritto un testo vibrante come la sua voce, SAN GENNARO MIO PUTENTE con il timbro appassionato di Pietra Montecorvino che chiama a raccolta le parenti del Santo e SAN GENNARO LO SA, una coinvolgente ballata swing napoletana con liriche di Eugenio Bennato, che ne ha composto anche la musica in collaborazione con Fresa.
Diretta dal Maestro Paolo Acunzo partecipa all’opera anche l’Orchestra Sanitansamble, una realtà di giovani musicisti del Rione Sanità di Napoli che promuove la pratica collettiva musicale come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità in aree e contesti sociali difficili: suona in ‘A PRUCESSIONE. Maurizio Capone, noto per la sua band Capone & BungtBangt, accompagna il pianoforte di Fresa nel brano ‘O RRE SCUGNIZZO, un viaggio metaforico tra popolo e regnanti, pianoforte e percussioni ricavate da materiali di riciclo (latte, ferri di carpenteria, scatole di polistirolo…), oggetti privi di valore che diventano splendidi strumenti dal sound unico. Marco Zurzolo ci porta nei vicoli di Napoli con il sax alto in “San Gennaro lo sa”. Artista in grado di inventare un suo personale punto di fusione tra il jazz e la musica popolare, anche in questo brano alterna assoli a frasi melodiche di sapore Carosoniano.
Ed è stato un onore ospitare nel brano 1527 Monsignor Vincenzo de Gregorio che ha accolto da subito il progetto suonando l’organo del Duomo di Napoli: si chiude così idealmente un cerchio proprio con l’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro.
IL DISCO
Il progetto musicale non è solo l’intensa colonna sonora dell’audioguida al Tesoro di San Gennaro, ma viene pubblicato su cd e su tutte le piattaforme digitali di streaming e download. TESORO DI SAN GENNARO, A SOUNDTRACK EXPERIENCE, con le composizioni originali di Antonio Fresa e i brani con Raiz, Pietra Montecorvino ed Eugenio Bennato, è stato registrato a maggio 2022 da Andrea Cutillo allo Splash Studio, The Writing Room, Apogeo Records, Napoli; mixato e masterizzato negli studi milanesi di Adesiva Discografica, l’etichetta di Paolo Iafelice che pubblica il disco e che si contraddistingue per la cura che dedica alla selezione e produzione dei suoi titoli. La produzione esecutiva è di Ilaria D’Uva e Paolo Iafelice, cover design e tutte le grafiche sono di Vanni del Gaudio. Il cd della nuova audioguida sarà disponibile dal 21 giugno 2022 nel bookshop del Tesoro e nei negozi di dischi grazie a Self Distribuzione.
“La Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha promosso con entusiasmo il progetto della D’Uva che affianca la “vista” dei tesori esposti all’ascolto” della voce di Napoli, che nel corso dei secoli ha regolarmente accompagnato la vita della città devota al suo Santo. La contemporaneità della figura di San Gennaro si manifesta anche attraverso le parole dei suoi brillanti figli che cantano narrando la storia delle opere donate dai più poveri ai più ricchi in segno di devozione” dichiara la Deputazione.
Antonio Fresa racconta la nascita delle sue composizioni per TESORO DI SAN GENNARO, A SOUNDTRACK EXPERIENCE: “«Quante cose ci devo mettere in questa colonna sonora?» mi sono chiesto per più di un anno. San Gennaro, il miracolo, le parenti, la pittura, gli ori e gli argenti, la musica sacra che scrivevano i vari Maestri di cappella, succedutesi dal 600 ai primi dell'800 per il calendario liturgico e non solo. E poi Napoli, la cultura cosmopolita, il folklore, le contaminazioni, le processioni, il dialetto, gli aneddoti, il borgo orefici, la deputazione, i devoti sfiancati dal caldo del 19 settembre e dalla ressa, i cardinali che girano l'ampolla. E poi la collana che ogni pietra preziosa è una storia da raccontare, le reliquie di San Gennaro portate da Montevergine a Napoli da Carafa, il re di Poggioreale, il contratto con un santo morto più di mille anni prima. Insomma non è stato facile cucire tutte queste storie con ago, semiminime e qualche bemolle. Ma ho chiesto aiuto, ovviamente a San Gennaro. Lui, non so come, mi ha fatto sapere che assolutamente non mi dovevo scordare delle parenti. Così ho fatto e scrivendo scrivendo mi sono pure divertito. A mio padre, Gennaro”.
“Viviamo un’epoca di sollecitazioni molteplici e raffinate ed è sempre più complicato raggiungere le emozioni del visitatore di un museo, di una chiesa, di un monumento, di un parco, di un labirinto; anche perché gran parte di esse sono già soddisfatte dalla visita in sé: il desiderio di bellezza, le aspettative culturali, il fatto di aver viaggiato per essere arrivati fino a lì, la percezione dello spazio architettonico e della dimensione artistica. Dunque, contenuti audio e colonne sonore originali hanno l’obiettivo di arricchire la percezione delle opere aumentando le emozioni, senza coprire il messaggio originale che l’artista, l’architetto, il designer hanno affidato al loro progetto. Sono onorata della fiducia che la Deputazione ha voluto riporre nel lavoro della mia azienda affidandoci la valorizzazione del Tesoro di San Gennaro. Sono sicura che insieme faremo cose belle”, dice Ilaria D’Uva, responsabile dell’azienda che porta il suo nome (e di suo padre, l’inventore delle audioguide), nuovo gestore del Tesoro di San Gennaro, della biglietteria e di tutti i servizi legati alla visita.
“Da oggi il Tesoro di san Gennaro si dota di uno strumento che lo proietta verso una diversa narrazione: da un lato più radicata sul territorio, grazie alle voci autorevoli degli interpreti, e dall’altro in una dimensione inedita, frutto della nuova gestione del museo e della sua fruibilità”, ha dichiarato Paolo Jorio, direttore del Tesoro di San Gennaro.
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