Lino D’Angiò: come vi laureo napoletani
Telegaribaldi lascia il segno anche trent’anni dopo: la premiata coppia Lino D’Angiò-Alan De Luca torna in scena insieme, questa volta non dallo scantinato abusivo del programma cult più famoso degli anni ’90, ma dal palcoscenico dell’Agorà San Sebastiano al Vesuvio. L’appuntamento è per martedì 1 agosto 2023 alle 21.15 con“Lezioni di napoletanità”che vede la partecipazione straordinaria anche di Amedeo Colella, scrittore, storico ed umorista napoletano famoso per i suoi mille paraustielli.
Lezioni di Napoletanità è un esilarante show che, dopo il grande successo di pubblico al Teatro Augusteo e al Totò di Napoli, approda alle pendici del Vesuvio per la seconda edizione della ricca kermesse estiva di San Sebastiano e dà poi appuntamento all’8 agosto nel Parco Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate.
Con i suoi mille volti e impareggiabili imitazioni Lino D’Angiò è il simbolo della satira made in Naples: da Bassolindo al parcheggiatore abusivo Geppino Palla da Ercolano, passando per la maga Titì e il governatore De Luca, riesce sempre a raccontare con estrema intelligenza e accuratezza volti e vizi della nostra città. Nella sua lunga carriera vanta grandi successi di pubblico: non solo Telegaribaldi che ai tempi faceva più ascolti del Maurizio Costanzo Show ma anche Avanzi Popolo, Il codice D’Angiò e Koprifuoco, sempre in tandem con Alan De Luca. La sua poliedricità e creatività sembrano essere perfette per rappresentare Napoli e da sempre sul palcoscenico, assieme a lui, ci sono i napoletani, con i loro limiti e le loro particolarità.
Sul palco con lui c’è l’umanità che si mostra così com’è. C’è la tragedia, c’è la comicità in un modo di fare commedia che solo i grandi come Lino D’Angiò sanno fare.
D’Angiò, lei ci ha abituati alle sorprese. Cosa dobbiamo aspettarci dallo show?
“Si tratta di uno spettacolo atipico che porta sul palco la cultura partenopea a trecentosessanta gradi. Sarà una sorta di lezione con noi che indosseremo delle vere e proprie toghe universitarie. Gli spettatori alla fine dello spettacolo potranno considerarsi dei super laureati in napoletanità".
Cosa è cambiato dallo scantinato abusivo di Telegaribaldi al teatro di oggi?
“La verità è che io mi sento da sempre un abusivo, un abitante di scantinato che da oltre 25 anni racconta la città e le sue contraddizioni. Nel corso della mia carriera è molto cambiata la satira. Oggi è tutto molto più politicamente corretto, bisogna essere più attenti a cosa dire e cosa non dire anche se in questo senso non ho mai avuto problemi: ho sempre cercato di fare una satira tagliente ma mai offensiva”.
Tra i suoi meriti, anche quello di essere riuscito ad accendere riflettori importanti sui canali locali. Cosa le manca di quei tempi?
“Le televisioni locali hanno ancora grandi potenzialità ma oramai si investe poco sui nuovi progetti. Sulle emittenti campane si parla solo di Calcio Napoli e i programmi televisivi finiscono con l’assomigliarsi tutti. Credo che manchi un po’ il coraggio di innovare ed è un vero peccato: basti pensare al successo del Peppy Night Show, il bellissimo programma di Peppe Iodice che ha avuto un risultato eccellente. Questa è la dimostrazione che se un prodotto è di qualità funziona anche sulle emittenti locali, pure se ci è spostati su piattaforme di intrattenimento alternative”.
Sogni nel cassetto?
“Più che sogni, ho tante idee per programmi televisivi che prima o poi mi piacerebbe vedere realizzati ma mi piacerebbe anche lavorare in programmi non miei. Negli anni non mi sono arrivate molte proposte in questo senso, forse perché tutti mi vedono erroneamente solo come autore autonomo, come se non potessi partecipare a programmi che non ho scritto io”.
Quali programmi apprezza in particolare?
“Mi piace per esempio Made in Sud e moltissimo Bar Stella. Quest’ultimo programma rispecchia molto sia la comicità di Renzo Arbore sia quel ritmo lento tipico dei programmi come Telegaribaldi. Un modo di fare televisione, quello di Stefano di Martino, che funziona molto ed è molto in linea con il mio concetto di spettacolo”.
Prossimi impegni?
“Tornerò in scena in inverno con un altro spettacolo scritto insieme a Luciano Medusa, “Già l’ho visto”. È uno show divertente e molto innovativo: in scena sarò Giovanni de Maurizio, chiaramente l’alter ego dello scrittore napoletano Maurizio de Giovanni. È la prima volta che mi cimento con un testo per una commedia da compagnia teatrale. Sono molto soddisfatto e credetemi: il finale è davvero incredibile”.