Napoli città di pace, l’iniziativa dedicata ad Aldo Masullo nel segno del dialogo
Napoli città che costruisce ponti, Napoli città di pace. Questa è la missione del capoluogo campano, da sempre crocevia di culture e incrocio di saperi e conoscenze nel cuore del Mediterraneo per il filosofo Aldo Masullo, scomparso oltre tre anni fa.
A lui, a cento anni della sua nascita (era nato il 12 aprile 1923), è dedicato un ciclo di eventi promosso dall’amministrazione comunale e coordinato dal Comitato guidato da Nino Daniele, già assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. In concomitanza alla mostra su Masullo, visitabile all’interno della Basilica della Pietrasanta di Napoli (Via Tribunali) fino al 15 gennaio 2024, oggi alle 17, proprio in questo luogo suggestivo, si svolgerà un dialogo immaginario tra il filosofo e politico italiano scomparso il 24 aprile 2020 e un altro maestro della filosofia, Giordano Bruno, nativo di Nola. “L’analogia del pensiero. L’incontro plausibile” è un dialogo costruito mediante l’intelligenza artificiale, a pochi giorni dalla emanazione da parte dell’Unione Europea del regolamento che norma proprio l’utilizzo della IA al fine di tutelare diritti fondamentali come libertà e democrazia.
Del grande valore del dialogo e dell’attualità della lezione di Masullo parliamo con Nino Daniele, coordinatore del Comitato delle attività per il Centenario della nascita di Aldo Masullo.
Masullo dialoga con Bruno, perché questa scelta?
Abbiamo costruito il dialogo immaginario tra Masullo e Giordano Bruno, uno dei suoi autori preferiti, nato e cresciuto a Nola, quindi suo conterraneo, attraverso l’Intelligenza Artificiale, selezionando dei loro testi con particolari caratteristiche. Una sorta di gioco, un esperimento che potrebbe diventare qualcosa di più, come un prodotto multimediale per le scuole. Ma anche un pretesto per mettere al centro la vera lezione e il messaggio più importante e mai così attuale che ci viene dall’eredità di Aldo Masullo: il dialogo, che scavalca la dimensione spazio-temporale.
Avete, quindi, utilizzato l’IA.
Esatto, infatti, nel corso dell’incontro di oggi aperto a tutti i cittadini cui parteciperanno anche i familiari di Aldo, andremo a trattare un altro tema di stringente attualità: l’uso della Intelligenza Artificiale che deve essere regolamentato per evitarne abusi e violazioni di libertà e diritti fondamentali, a partire dall’osservazione del recente regolamento UE, che parte già fortemente condizionato dalla pressione e dagli interessi delle grandi multinazionali.
Quale è lo scopo principale di questi eventi?
Il tema fondamentale è quello di rilanciare la missione di Napoli come città di pace, come sosteneva Aldo Masullo, che voleva creare una vera e propria Accademia mondiale della Pace per costruire relazioni qui, proprio dove si incrociano culture, religioni, saperi, conoscenze. E dove, al di là dei risultati conseguiti grazie ad attività come il turismo, vi è una profonda ferita aperta: quella della emigrazione di giovani cervelli. Come il filosofo teorizzava, ogni grande metropoli ha una missione: quella della nostra città è valorizzare i suoi talenti e formare competenze, coinvolgendo diverse arti a partire dalla musica, per farne un centro propulsore di dialogo.
Quali sono le altre iniziative per animare il centenario?
Abbiamo in programma altri due importanti eventi: uno è previsto per il 10 gennaio, giorno in cui gli studenti delle scuole napoletane che partecipano alle Olimpiadi dei saperi, dedicate tra l’altro al giovane cooperante napoletano morto in Colombia Mario Paciolla, firmeranno per primi l’appello di Masullo per fondare a Napoli una accademia della pace. Contestualmente si esibiranno nelle strade cori e giovani musicisti. L’altra iniziativa, prevista per il 15 gennaio, rappresenta l’evento finale del Centenario. Per quella data, stiamo organizzando, in una grande piazza della città, un concerto dal basso dedicato a Baremboim e Said - simboli di umanità e pace, al di là della appartenenza a un paese o all’altro, in quanto parte della stessa Orchestra per la pace - che sarà animato da ciascun artista col proprio strumento.
Cosa può ancora rappresentare Masullo per le giovani generazioni?
La principale lezione di Masullo è il valore della diversità e Napoli, terra di grandi filosofi come Giordano Bruno, Gianbattista Vico, Benedetto Croce, ne incarna perfettamente il messaggio. La speranza è che, in un mondo che va verso l’apocalisse, si continui a restare umani e a costruire relazioni.
Ph. Andrea Lucisano