Cinema: a Napoli si parla di Sardegna ed accoglienza
Ad accogliere la premiere regionale campana dei documentari del regista Karim Galici, sarà sabato primo ottobre l’Associazione Culturale Massimo Gorki di Napoli alle ore 17:30 – ingresso libero, nella storica sede di Via Nardones 17.
Dopo Sardegna, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria, proseguono in Campania, le attività del programma socioculturale “Conoscenza, integrazione e scambio reciproco” ideato da Cittadini del Mondo di Cagliari con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
“Dall’est con amore. Quattro storie di vita e integrazione” di Karim Galici
Dedicato all’approfondimento dell’universo femminile nella diaspora immigrata. Quattro donne di generazioni e nazionalità diverse (bielorussa, kirghiza, russa, ucraina), con universali somiglianze, che hanno scelto la Sardegna come luogo dove vivere, crescere, lavorare e amare. Quattro belle storie dove protagonista è l’amore in tutte le sue declinazioni.
“La vita sopra ogni cosa. Storia di un Padre Ortodosso in Sardegna” di Karim Galici
Il dialogo religioso e l’accoglienza riservata dalla Chiesa cattolica sarda ai fratelli ortodossi provenienti dall’Europa Orientale a seguito dei flussi immigratori, si intreccia con una tragedia personale, che fortifica ulteriormente la fede del protagonista del film.
Introdurrà l’incontro Antonio Vladimir Marino, dell’Associazione Massimo Gorki, nonché regista e sceneggiatore, reduce dal successo in numerosi festival della sua ultima fatica cinematografica “L’Ardore dei Timidi”, il regista napoletano interloquirà con l’autore Karim Galici, che, al di là dell’esperienza di direzione di questi documentari, sta ottenendo un grande successo di critica nelle sue opere teatrali dove si afferma con un approccio originale nel rapporto con il pubblico che nei suoi lavori diventa protagonista della pièce e non semplice spettatore. Sarà inoltre presente Inna Naletko fondatrice della Biblioteca Rodnoe Slovo presso l’oratorio Sant’Eulalia di Cagliari, crocevia di tante delle storie al centro dei due documentari diretti da Karim Galici.
Karim Galici, felicemente sorpreso per la calorosa accoglienza che i suoi lavori hanno riscosso nelle varie tappe in giro per l’Italia, così commenta il prossimo appuntamento napoletano: “Nel mio modo di fare cinema, così come in tutte le altre forme di creazione artistica, l’aspetto sociale è sempre un punto cardine. Nei documentari sviluppati grazie al supporto di Cittadini del Mondo ODV ho avuto modo di approfondire le problematiche, ma anche le aspirazioni, di donne e uomini che provengono dal composito mondo dell’Europa Orientale e non solo. Persone di varie nazionalità, con diversi orientamenti politici e religiosi, ma con delle umanità che ci legano fortemente l’un l’altro. Credo che in tal senso “Dall’Est con amore” e “La vita sopra ogni cosa” possano essere un messaggio di pace nei tempi di guerra che stiamo vivendo. Sono anche un modo per riflettere su quello che è accaduto in certe zone del mondo, dove le popolazioni si sono sentite così uguali e poi così diverse nel giro di poco tempo. Presentare queste opere a Napoli, crocevia di culture, assume un significato ancora maggiore e sono sicuro che sarà un’occasione di scambio e ascolto reciproco.”
Karim Galici (Cagliari, 1977), è un regista, drammaturgo/sceneggiatore, attore e manager culturale. Laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (D.A.M.S) all’Università degli studi di Roma Tre e Master in Management per lo Spettacolo alla SDA Bocconi in collaborazione con Accademia Teatro alla Scala e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Si diploma allo Studio Internazionale dell’Attore “Permis De Conduire” e inizia la sua carriera nel ’99 debuttando al Teatro Agorà di Roma. Collabora con diverse compagnie di spessore internazionale, tra cui The Living Theatre (New York) e il Teatro De Los Sentidos (Barcellona). Nel 2002 fonda la compagnia Impatto Teatro a Roma con la quale sviluppa una poetica che approfondisce il teatro sensoriale in chiave site specific nella valorizzazione dei luoghi. L’ultimo progetto - “Storie di Manifattura” - si sviluppa a Cagliari nel triennio ’20 – ‘22 tra laboratori, mostre multidisciplinari, spettacoli live/streaming, app di realtà aumentata e l’evento itinerante site specific “Cosa Rimane?” sulla storia della Manifattura Tabacchi. Mentre, tra i tanti eventi realizzati, anche con altre compagnie, organizza in Emilia-Romagna “Bassa Continua – Toni sul Po” (gran finale del “Progetto Ligabue”) che vince il Premio Ubu 2015 come Miglior Progetto Artistico/Organizzativo.
Parallelamente all’intensa attività teatrale, lavora nel cinema dove ha esordito nel ’99 come attore protagonista nel cortometraggio di Fabio Del Greco “L’influsso degli astri”. Con Del Greco nascerà un sodalizio artistico che lo porterà poi a partecipare al mediometraggio “La Luna in Ariete” e 3 film di cui l’ultimo “Slow life” nelle sale nazionali nel 2021 (e attualmente su Indiecinema). Complessivamente ha partecipato come attore a 6 film e 4 cortometraggi. Come regista la sua opera prima è “Grado Zero” (2000) che è stato finalista dei più importanti festival di cortometraggi italiani, mentre i suoi ultimi documentari sono “Dall’Est con Amore. Quattro storie di vita e integrazione” (2020) e “La Vita sopra ogni cosa. Storia di un Padre ortodosso in Sardegna” (2021), prodotti da Cittadini del Mondo Onlus.