Mutamenti per adoleggenti: incontri ravvicinati d’autore a Napoli
Star della letteratura giovanile, Bruno Tognolini arriva a Napoli per il secondo dei quattro “incontri ravvicinati d’autore” sui temi del cambiamento con i vincitori della quinta edizione del progetto “Il mondo salvato dai ragazzini”, a cura dell’Associazione culturale Kolibrì.
Reduce dalla 60esima Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, ’autore sarà in città martedì 28 marzo alle 16 all’Archivio di Stato, alla presenza della pedagogista Maura Striano, assessore all’Istruzione del Comune di Napoli e mercoledì 29 marzo alle 10 nella Biblioteca Annalisa Durante.
Nato in Sardegna come testo d'occasione per uno spettacolo itinerante che ha divertito bambini e ha vinto premi, Chisciotte Fenicottero rinasce poi in una scrittura di grande attualità che si rinnova, si sconcerta, s'intenerisce, cerca. La lingua sonora del poeta drammaturgo Tognolini immagina un teatro dove il ritmo scandisce sia la sequenza delle scene sia le battute, in versi; un teatro dove più che le azioni possono i racconti, le canzoni, le peregrinazioni, le trasformazioni. E dove il duello finale è una gara poetica, capace di cambiare i cuori: anche di Militi Malvagi che perseguitano le belle storie e sono sempre pronti a bruciare libri, come da qualche parte nel mondo ancora avviene.
Dopo il primo incontro, tenuto il 9-10 marzo da Gianluca Caporaso, giocoliere della parola, autore della raccolta di potenti rime poetiche Tempo al tempo (Salani), affabulatore e narratore che ha trasportato i ragazzi delle scuole di Forcella, della Sanità e del Pendino nel mondo fantastico de Il signor conchiglia, suo ultimo testo (un racconto che rimanda al mito ovidiano sulla virtù dell’ospitalità) e grazie alle sue rime, ai suoi passaggi letterari rinvia anche ad altri mondi, alla civiltà mediterranea, con una dedica eloquente («Dedico queste pagine gentili/ a chi saluta i fiori nell’aiuola/ e in questo tempo di pensieri ostili/ semina un benvenuto a squarciagola»), si cambia registro e si passa a Bruno Tognolini con un racconto teatrale che evoca quanto leggere, imparare, conoscere offra consapevolezza dell’essere, e dello stare insieme. Così i classici (del passato, ma anche contemporanei) e il perché leggerli, in omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita, prendono corpo attraverso le parole del cambiamento, per declinare il tempo e le sue metamorfosi, la lingua, il corpo e le migrazioni nell’era post-coloniale, in un momento storico di grandi crisi globali.
Ridando ruolo centrale alle comunità educanti per (ri)costruire cittadinanza attiva e coesione sociale a partire dai più giovani, fondata su una educazione alla lettura di libri come ponti relazionali, e alle arti come esperienza.
Con questo spirito prosegue ed entra nel vivo Muta/menti per “adoleggenti”, l’originale per/corso culturale − informat(t)ivo, formativo, trasformativo e performativo – di educazione alla lettura condivisa e partecipata dal basso curato dall’Associazione culturale Kolibrì, in partenariato con molteplici enti e istituzioni, che si avvale del finanziamento del Cepell (Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura). E dopo la formazione on line dei docenti, la seconda tappa del progetto, dedicata agli “incontri ravvicinati d’autore” in presenza (tutti ad ingresso libero e gratuito), prevede fino al 23 aprile una serie di doppi appuntamenti in due luoghi simbolici del centro storico (l’ASNA e lo spazio comunale Piazza Forcella) con i vincitori della quinta edizione del progetto/premio “Il mondo salvato dai ragazzini”, protagonisti della civiltà dell’infanzia.
A introdurre gli incontri, con i rispettivi “padroni di casa” Candida Carrino direttrice dell’Asna e i responsabili della Biblioteca comunale Annalisa Durante, la presidente di Kolibrì Donatella Trotta, affiancata dalla Scuola di Design della comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, coordinata da Enrica d’Aguanno con la docente di Illustrazione e artista Daniela Pergreffi, che al termine di ogni incontro curerà lezioni/laboratorio sull’arte di produrre (e trasformare) libri. Gli incontri del mese di aprile saranno poi tutti al femminile, con l’arrivo della scrittrice italosomala Igiaba Scego, autrice di Figli dello stesso cielo (Piemme), che giovedì 13 aprile (dalle ore 10.30, nella Biblioteca Annalisa Durante a Forcella) racconterà a ragazzi e docenti cosa è stato il colonialismo e come una pagina triste della storia italiana tra Ottocento imperialista e ventennio fascista, a lungo negata, abbia ancora ripercussioni anche sulla quotidianità di noi italiani.
Tema di grande attualità che Scego affronterà anche il giorno dopo, venerdì 14 aprile alle 16 (in Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli), prima di presentare, il 15 aprile a Napoli Città Libro, il suo nuovo romanzo candidato al Premio Strega, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani). A concludere il ciclo di incontri ravvicinati con gli autori, giovedì 20 aprile (ore 16 all’Archivio di Stato, Sala Catasti), saranno Daniela Carucci, scrittrice, giornalista e operatrice teatrale che con Giulia Pastorino, talento dell’illustrazione italiana, ha realizzato l’albo Dentro me cosa c’è? (Terre di Mezzo), frutto di un percorso di esperienze laboratoriali con i bambini per un viaggio alla scoperta del corpo di una creatura misteriosa e familiare, un monstrum, un prodigio, un essere portentoso: proprio come ogni bambino/ragazzino.
Venerdì 21 aprile (dalle 10 in Biblioteca Durante) le autrici genovesi saranno a Forcella, per dialogare con bambini ragazzi e docenti sulle buone prassi che con metodologie trasformative attuano una evoluzione educativa. Il doppio appuntamento trasform/attivo, tra parola e segno, avviene alla vigilia di una tre giorni di festa dei lettori (“Napoli che legge”), promossa dal Patto per la lettura della città di Napoli, di cui Kolibrì è parte attiva, che culminerà il 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Il percorso Muta/menti per “adoleggenti” continuerà fino all’autunno, tra Napoli e Città Metropolitana, con altri step, tra incontri e attività laboratoriali, che intrecceranno linguaggi diversi a partire dal nucleo di libri e autori scelti per l’approfondimento del tema: dalle tecniche audiovisive di regia e post-produzione curate dal regista Pino Sondelli (4 incontri a maggio), alla didattica musicale della compositrice Elisabetta Garilli (con una master class ai primi di giugno), fino al teatro educazione e di comunità nella scuola e nel sociale con i “Cantieri del cambiamento” curati da Salvatore Guadagnuolo e Giuseppe Coppola di Agita, per concludersi con una costellazione di eventi del Festival finale, in programma a metà ottobre 2023 a Napoli.
«Dopo la pandemia da Covid-19 – spiega Donatella Trotta, presidente di Kolibrì – che ha avuto gravi conseguenze per il suo impatto sui ragazzi, in termini di diseguaglianze e disagio di civiltà, con sintomi di regressione cognitivo-emotiva (il 71% dei minori sopra i 6 anni) e arretramento nel rendimento a scuola del 35%, con un boom di atti di autolesionismo minorile, accessi psichiatrici in ospedali pediatrici e violenza minorile, ci è sembrato necessario riflettere in modo attivo sul senso di metamorfosi già denunciate da papa Francesco, quando disse: quella che stiamo vivendo non è solo un’epoca di cambiamenti, ma è un cambiamento d’epoca. Grazie al valore di libri, autori, formatori, partner e professionisti con cui si è avviato questo nuovo per/corso formativo e culturale di ricerc/azione, educazione partecipata, inclusione e insegnamento reciproco con approcci multisettoriali alla Reading Literacy, vorremmo fronteggiare le derive trasversali della povertà educativa. Con buone prassi replicabili che rafforzino anche la rete del Patto per la lettura della Città di Napoli, e il Patto educativo lanciato dal Vescovo don Mimmo Battaglia: dal centro storico a siti strategici della Città Metropolitana di maggiore fragilità sociale. Dove scuole, biblioteche, archivi, musei, librerie e teatri possano tramutarsi in “laboratori permanenti”, presìdi di conoscenza pratica, studio e ricerca attiva di molteplici argomenti, a partire dalla centralità della lettura anche ad alta voce, delle competenze sulla bibliodiversità e dell’accessibilità ai libri come “educatori silenziosi”, perno di cambiamento lento: legato al tempo dell’educazione e dell’età evolutiva»