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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Dopo l’orchestra da Camera di Napoli, diretta dal Maestro Enzo Amato, che ha accompagnato il tenore Roberto Manuel Zangari e il controtenore Antonello Dorigo, continua con grandi protagonisti la 23esima edizione del “Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano”, organizzato dell’Associazione Domenico Scarlatti.
Venerdì 15 dicembre 2023, alle ore 20.30, alla Domus Ars Centro di Cultura (Via Santa Chiara, 10), sarà la volta dello spettacolo di teatro e danza “Porporino, Di Sangro e il Fuoco Nascosto”, di e con Mario Brancaccio, con la regia e la coreografia di Aurelio Gatti. Il testo è liberamente tratto da “Porporino o i misteri di Napoli” di Dominique Fernandez. Porporino, il cui nome corrisponde a quello di un celebre castrato, incontrerà anche personaggi reali come l'economista Galiani, l'alchimista Raimondo di Sangro, Emma Lyon in Hamilton, il massone Antonio Perocades, la bella avventuriera Sarah Goudar, il giovane Mozart, il geloso Cimarosa, lo straordinario Farinelli e il vecchio Casanova ma è un personaggio frutto di fantasia utilizzato da Fernandez per resuscitare la sontuosa Napoli del '700, capitale della Musica e del Bel Canto. Nato da una famiglia poverissima del sud Italia quello che diventerà Porporino ha un destino segnato: quello del diverso. "Non conoscerà mai l'amore, la donna" gli sussurravano alle spalle. Porporino è segnato profondamente, ma anche fieramente, da una diversità che vive come imposta, ma si rende conto del fatto che tale diversità gli ha permesso una vita agiata.
Sabato 16 dicembre alle ore 20.30, nella Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano (Largo Donna Regina), sarà la volta de “La corte di Pulcinella” di Carlo Faiello che nasce dal proposito di dare finalmente alla maschera napoletana un riconoscimento istituzionale, visto che ha costituito, per quasi quattro secoli, il simbolo universale della napoletanità. Chi opera nel campo dell’arte sa benissimo che per superare la contraddizione fra profitto individuale e interesse della collettività, tra potere ed etica, tra tecnologia e fantasia; è fondamentale investire nella Cultura. Uno dei problemi è quello di liberare Pulcinella dai luoghi comuni che gli sono stati appiccicati addosso da quando è entrato nel teatro napoletano: qui Pulcinella è un personaggio molto diverso da quello che ci viene proposto dalla iconografia retorica e dai mezzi di comunicazione di massa. Ancora oggi in Italia si vive della retorica di Pulcinella, che non è arte, ma espressione etnica; ignorando che il nostro popolare eroe comico rappresenta un mito di identificazione collettiva, al tempo stesso locale e planetario. Di conseguenza, in questo momento storico di smarrimento, prodotto dal crollo di certezze e illusioni, la sua teatralità può rappresentare emblematicamente la condizione umana contemporanea. Quindi, riscriverne la storia e valutarne lo spessore può essere molto interessante e ‘provocatorio’. Negli ultimi anni c’è stato un violento processo di omologazione, una progressiva perdita di orientamento, un abuso persuasivo della parola e dell’immagine a discapito dell’universo del sapere. Una possibilità di opporre resistenza a vecchi e nuovi malesseri, provocati dalla cultura di massa, ci viene offerta, pertanto, dal recupero di Pulcinella, metafora cittadina per eccellenza e l’emblema più appariscente della città partenopea. Un evento spettacolare in cui l’eredità culturale della maschera napoletana viene “recuperata” in positivo: come coscienza e immaginario necessario di un popolo che si contrappone a qualsiasi tentativo di sradicamento. Con Lello Giulivo, Patrizia Spinosi, Mario Brancaccio, Maria Teresa Iannone, Antonio Faiello, Paola Maria Cacace, Federica Avallone, Peppe di Colandrea. Testi e Musiche Carlo Faiello.
Costo degli eventi:
10 euro biglietto intero
5 euro biglietto ridotto over 65 e under 25
Biglietti e abbonamenti
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