Giovedì, 21 Novembre 2024

Novembre al Teatro Sala Ichòs

Il Teatro Sala Ichòs di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, apre il mese di novembre con una rassegna di spettacoli che promettono di lasciare il pubblico immerso in storie intense e vibranti.

Tra memorie inestricabili, migrazioni lontane e lotte personali, ogni rappresentazione porta sul palco un pezzo di umanità, frammenti di memoria collettiva, offrendo una riflessione profonda sui legami invisibili che definiscono le nostre vite.

Venerdì 8 novembre, ore 21.00

La Matassa, una produzione Itinerarte, con Nicola Mariconda e Rossella Massari, regia di Massimiliano Foa. Liberamente ispirato a Filumena Marturano, lo spettacolo racconta il confronto tra Domenico e Filumena, protagonisti di un amore travagliato. La narrazione, giocata tra toni drammatici e nostalgici, si concentra sugli anni di vita condivisi dai due protagonisti, che riaffiorano parola dopo parola in un intreccio di dialoghi intensi. Domenico e Filumena si trovano a rivelare aspetti di sé mai confessati, mostrando al pubblico le proprie fragilità, desideri e colpe. La scena si trasforma così in un’aula simbolica, dove il pubblico è chiamato a giudicare e a comprendere. Attraverso un linguaggio visivo evocativo La Matassa riesce a trasmettere la sensazione di un legame che, sebbene logorato, non può essere sciolto.

Sabato 9 novembre, ore 21.00 e domenica 10 novembre, ore 19.00

Buen Día – prima generazione, una produzione di Associazione Teatrale Ginepraio, ideazione e regia di Pasquale Lanzillotti. Ispirato al capolavoro di Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di Solitudine, questo spettacolo trasporta il pubblico nel cuore di Macondo, luogo simbolico dell'emigrazione. La storia intreccia realtà e magia, esplorando il vissuto dei migranti che, sospesi tra due mondi, creano una nuova identità. Le musiche di Angelo Giovagnoli e la scenografia evocativa accompagnano il racconto di una comunità che fonde nostalgia e speranza. Aiuto regia Elvira Scorza; cast Chiara Barassi – Pasquale Lanzillotti – Elvira Scorza; musiche di Angelo Giovagnoli, contributo sonoro di Filippo Conti; costumi di Vittoria Gallori. Tecnico di scena Giuseppe Lomonaco/Vincenzo Di Lascio; organizzazione di Emanuela Sassone; Scene di Nico Zazzo

Sabato 16 novembre, ore 21.00 e domenica 17 novembre, ore 19.00

Doppio Specchio è una produzione Itinerarte con la regia di Anita Mosca. Un viaggio nel femminile attraverso gli occhi di una madre e una figlia, che si confrontano con una società tradizionalista e con i propri desideri di autodeterminazione. Le due protagoniste, incarnano le tensioni e le eredità emotive che si tramandano di generazione in generazione. In scena, un “doppio specchio” simboleggia il riflesso della madre nella figlia e viceversa, un rapporto in cui si manifestano non solo affetto e comprensione, ma anche i limiti imposti dalla società e le sfide dell’indipendenza femminile. Lo spettacolo alterna toni delicati e momenti di tensione e una narrazione che alterna italiano e napoletano, creando un linguaggio ibrido per dar voce a un inconscio collettivo, fatto di storie e vissuti stratificati. Con Anita Mosca e Isabella Mosca Lamounier; musiche composte ed eseguite da Salvatore Morra; opere pittoriche di Ciro Di Matteo; movimenti scenici di Mariacira Borrelli; illustrazione di Beatriz Magalhães.

Dal 22 al 24 novembre

Niente è come sembrauna produzione Naturarte, di e con Patrizia Di Martino. L'artista porta in scena un’interpretazione intensa e personale del racconto "La fidanzata dell’anno scorso" di Zyranna Zateli, autrice greca di grande rilievo. Con un monologo ispirato al testo originale, Di Martino ci introduce nella vita di una donna che ha scelto di isolarsi, tracciando un percorso emotivo tra solitudine e desiderio di connessione. Nella trasposizione teatrale, la protagonista trova rifugio nel mondo interiore e negli oggetti che la circondano. Ma quanto possiamo vivere senza legami? In questa performance, Di Martino esplora la complessità del bisogno umano di completarsi attraverso l’altro, rendendo tangibile il conflitto tra il desiderio di libertà e la ricerca di affetti. Costumi di Maria Cira Iacomino; assistente di regia Dana Fagiani; musiche di Luca Toller; disegno luci e fonica di Ciro di Matteo; foto di scena Maurizio Magnetta.

Author: Redazione

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