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Nuovo stadio a Bagnoli? De Laurentiis è sempre avanti
A luglio 2027, arriveremo via mare a Bagnoli per goderci la prima amichevole nel nuovo stadio del Napoli. Parola di Aurelio De Laurentiis.
Il presidente è sempre avanti. Noi eravamo rimasti al progetto che avrebbe dovuto presentare per la ristrutturazione del Maradona, ma lui aveva già guardato oltre e annunciato l’ennesimo stadio della sua gestione.
Tutti virtuali, si intende. Nel senso che poi non ne ha costruito nemmeno uno. Né ha mai tirato fuori un euro che non gli sia stato restituito per l’impianto di Fuorigrotta, che ha goduto nel frattempo di importanti interventi realizzati con denaro pubblico, non ultimo l’ammodernamento per le Universiadi del 2019.
In compenso, non sono mai mancati i contrasti con il Comune di Napoli. Sui tornelli, sui canoni di locazione non pagati nelle scadenze previste, per finire alla più recente controversia giudiziaria per i poco più di 12mila euro per l’impiego di 68 vigili urbani in occasione di Napoli Real Madrid, in conformità col regolamento comunale.
Per la cronaca, quella partita fece registrare un incasso di oltre 4 milioni.
Tornando all’annuncio del nuovo stadio, va dato atto a De Laurentiis di aver agito con una sincronia perfetta. Nello stesso giorno in cui si tiene la riunione su Bagnoli a Roma col governo, lui annuncia lo stadio nella stessa area.
Zona rossa per il bradisismo, vincoli paesaggistici, la sola stazione della Linea 2 della metropolitana, tre vie d’accesso via terra del tutto insufficienti, ma soprattutto una bonifica che la città attende da decenni e che non sarà certo portata a termine nei 18 mesi di cui parlava De Laurentiis ieri.
Tutta fuffa, quindi? Solito tatticismo per avere più potere contrattuale nella trattativa per il Maradona? Lo vedremo prossimamente, tanto più che Napoli sarà capitale europea dello Sport nel 2026 e c’è poi da sciogliere il nodo per gli Europei di calcio del 2032 che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia.
Nessuno però mi toglie dalla testa che qualche uccellino ha suggerito a De Laurentiis il decreto legislativo 38/2021 nel quale una società sportiva diventa il passpartout per un'operazione molto attrattiva, capace di aggregare una folta schiera di imprenditori e investitori su un’operazione che va ben oltre la semplice costruzione di uno stadio di calcio.
Bisognerà tenere gli occhi ben aperti, i cavalli di Troia contengono sempre brutte sorprese.