Come si sta davanti al pc? I consigli del posturologo
Spesso quando ci sono problemi posturali li sottovalutiamo, eppure il dolore è il primo campanello d’allarme, può avere una causa fisica ma anche psicologica: quando il nostro corpo ci parla non bisogna ignorarlo.
Ne parliamo con la posturologa, chiniesologa e massaggiatore olistico Annabella Alfano (titolare dello studio in Largo Manara 28 a Marano di Napoli, qui le info): “I problemi di postura possono avere manifestazioni diverse, che vanno dalle cicatrici alla bocca passando per diverse parti del corpo, perciò bisogna consultare un esperto, per andare a fondo alla scoperta delle cause più profonde”. In altre parole, per eliminare l’effetto si deve andare alla causa.
Cosa fa esattamente il posturologo?
Il posturologo è di base un medico, fisioterapista o chiniesologo, che ha svolto un master specializzandosi in posturologia. Nello specifico, il suo compito è quello di valutare e armonizzare la relazione tra individuo e ambiente, partendo dal presupposto che una postura scorretta derivi da una cattiva relazione tra questi due fattori. Ci si rivolge a questa figura quando ci sono delle alternazioni della postura.
Quali sono i problemi più comuni?
Le disformie dell’età evolutiva, le alterazioni della colonna vertebrale, i piedi piatti, le contratture a livello cervicale e lombare, a volte anche un errato appoggio plantare può creare problemi. Molto spesso, poi, si accusano dolori diffusi senza una reale apparente causa, perciò è importante l’anamnesi, perché all’origine può esserci un trauma come una caduta ma anche qualcosa di meno evidente, che ha a che fare con l’emotività.
Cioè esistono cause emotive per un problema posturale?
Direi di sì, sono quelle più comuni. Partiamo dalla “cicatrice” per individuare la causa profonda.
Alcuni dei problemi più frequenti dipendono da una postura sbagliata in ufficio.
Esatto, infatti la maggior parte delle persone che lavorano al pc lamentano mal schiena, di testa, problemi circolatori. Quando si lavora per tante ore davanti a uno schermo, si dovrebbero rispettare alcune piccole regole. Prima: non stare seduti mai troppo a lungo, alzarsi di tanto in tanto per permettere al sangue di defluire. Seconda: stare con la schiena dritta e non accavallare le gambe. Terza: non curvarsi davanti al monitor che dovrebbe stare nella traiettoria frontale, non troppo in basso. Quarta: appoggiare i gomiti sulla scrivania soprattutto se si utilizza un mouse. Quinta: scegliere una buona sedia morbida, ergonomica e regolabile, a forma di S come la schiena. E poi: se il medico ci ha prescritto l’uso di occhiali, indossarli così da non peggiorare ulteriormente le cose.
Quali esercizi possiamo fare in autonomia per prevenire i dolori posturali?
Se ci sono problemi di postura sarebbe sempre consigliabile consultare un esperto, quindi non fare esercizi in autonomia, perché se non fatti bene, potrebbero anziché portare benefici, al contrario creare danni. Quello che in genere consiglio di fare è una cosa molto semplice: un po’ di stretching mattina e sera perché aiuta ad allungare la muscolatura. E se si vogliono fare degli esercizi basilari, meglio stare seduti o stesi, magari aiutandosi con un bastone.
Cosa consiglia, in particolare, per i bambini?
Prima di tutto fargli praticare uno sport, il prima possibile, perché li aiuta a crescere a livello fisico e psicologico. In particolare aiutano molto il karate e il taekwondo; indicato anche il nuoto, tranne nei casi di scoliosi. Poi, molto importante è la prevenzione: sarebbe altamente raccomandabile uno screening già in età scolare per verificare se ci sono segni di dorsi curvi, scoliosi, ipercifosi e piedi piatti. È consigliabile far vedere i bambini da un esperto dagli 8 ai 12, questa la fascia a rischio per le problematiche più frequenti.
Altri consigli adatti ad adulti e bambini?
Il consiglio, in generale, è quello di non sottovalutare i dolori che sono sempre un segnale. Spesso capita che le mamme ci dicano che i figli non “stanno diritti”, questo accade perché il corpo attua naturalmente un compenso e deve essere corretto. Spesso ci concentriamo sull’effetto ma bisogna andare alla causa. La cosa migliore è sempre rivolgersi a un esperto.