Mercati rionali deserti, gli ambulanti invocano l’aiuto delle istituzioni
Mercati rionali semideserti: dal centro alla periferia di Napoli e della Campania. Il grido di aiuto viene lanciato da Giovanni Vario, in rappresentanza degli ambulanti del Mercato De Bustis del Vomero, più comunemente conosciuto come il mercatino di Antignano.
Questo mercato rionale, che si trova tra i vicoli e i palazzi di una delle zone più antiche della collina vomerese per una estensione che da Via Ruoppolo al Santobono, nasce circa 80 anni fa come un mercato misto: intorno all’area centrale coperta - con i circa 50 posti dell’ortofrutticolo in via Antignano, da cui prende appunto il nome – nel corso degli anni si sono collocati stand con abbigliamento e accessori. Attualmente al Vomero lavorano circa 250 concessionari.
Dal boom economico alla crisi: calo del 70%
“Ad oggi è il nucleo centrale, con il settore alimentare, a trainare tutto il resto”, spiega Vario, che parla di una vera e propria metamorfosi nel corso di questi anni. “Dagli anni ’80, gli anni d’oro in cui la gente spendeva, abbiamo vissuto periodi difficili, dagli anni duemila, l’affluenza ha cominciato progressivamente a diminuire, fino alla pandemia, che ci ha messo alle strette, anche complice la grandissima concorrenza che subiamo dai colossi dello shopping online, contro cui naturalmente non potremmo mai competere”. Questo il racconto dell’uomo, 57 anni, una vita nel settore del commercio, da piccolissimo accompagnava il padre per mercati: “Facciamo questo mestiere da generazioni, siamo una grande famiglia”.
E sulla proposta del Mercato di Poggioreale di sbarcare in rete dice: “Va bene ma siamo piccolissimi e resteremo comunque schiacciati dalle grandi piattaforme”.
Posillipo come Battipaglia, deserti
Il punto è che oggi, complice anche la guerra e le temperature calde di questo periodo, la categoria, già messa a dura prova dalla crisi, è in difficoltà. E non parliamo solo del De Bustis del Vomero o del Caramanico di Poggioreale: “È una situazione generale, io vado in giro e posso testimoniare che anche uscendo da Napoli, a Battipaglia, per fare un esempio, non va affatto meglio”. Nonostante i saldi, anche se qui i prezzi sono normalmente bassi e ci sono quasi sempre offerte, negli ultimi anni, si è registrato un calo complessivo di circa il 70% del volume di affari. Molti mercati rionali di Napoli sono letteralmente deserti, perché andarci non vale la pena: “A Posillipo la concessione per occupazione di suolo pubblico è arrivata a 1500 euro l’anno, per cui gli stessi commercianti hanno smesso di andarci”.
L’ambulante è un mestiere in via di estinzione
“Abbiamo denunciato più volte la situazione alle istituzioni, locali e centrali, chiedendo un investimento e la possibilità di abbassare la pressione fiscale sugli ambulanti, mestiere ormai in via di estinzione perché non vuole farlo più nessuno! La nostra è una categoria da salvaguardare”, sottolinea Giovanni Vario, presidente dell’associazione De Bustis.
Ma le questioni da affrontare sono tante: dalla riqualificazione dell’area mercatale a quella delle coperture fisse “in stile Caramanico” che potrebbero agevolare l’affluenza delle persone sia di inverno che d’estate, passando per il problema rifiuti. “L’amministrazione è assente. Un tempo l’Asia ci aiutava, spazzando anche i nostri rifiuti, ora prende solo il sacchetto e dobbiamo pulirci da noi, questa è un’area condivisa, dovremmo collaborare, noi paghiamo regolarmente la tassa sui rifiuti”, nota Vario.
Il mercatino del Vomero rimane aperto anche ad agosto
Il Mercato De Bustis non chiude mai: è aperto tutti i giorni (tranne la domenica), dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14. Gli unici giorni di chiusura sono il 14 e 15 agosto.
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