Dall’Alabama a Napoli: Len Cooper, una storia di coraggio e riscatto
Una storia di riscatto contro ogni forma di ingiustizia e intolleranza. È quella di Len Cooper, scrittore e giornalista, nato e vissuto nell’America della segregazione razziale. Len ha trovato la sua “casa” a Napoli, dove è impegnato nel sociale, in particolare nelle attività messe in campo dall’associazione la Tenda nel rione Sanità.
“La Sanità – racconta - è un posto speciale per me. Non so spiegare bene il perché, ma quando sono giù di morale vado lì per incontrare, per abbracciare le persone, i bambini, e sentirmi utile per loro. Gli regalo i miei libri, a volte porto la cena. Ci sono uomini e donne veramente poveri: a me piace parlare con loro e spingerli a non mollare ogni giorno, perché prima o poi avranno l’opportunità di riscattarsi. Perché se si abbattono perderanno questa grande occasione”.
Nel suo libro autobiografico dal titolo "The Children of my knee", l’autore racconta i soprusi subiti da un ragazzo nero americano nato a Birmingham, in Alabama.
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“Da uomo di colore – spiega – mi sono sempre sentito a disagio nella mia pelle e vivere negli Stati Uniti ha peggiorato le cose. Sia la mia infanzia che l’età adulta sono state piene di notti insonni, steso sotto le trapunte fatte a mano da mia madre, immaginando come sarebbe stato vivere in qualche posto dove questa maledetta pelle nera non fosse una zavorra così grande da portare. Ho pregato giorno e notte per avere l’opportunità di liberarmi di questo fardello razziale”.
Len Cooper: la bio
È nato a Birmingham, in Alabama, durante un periodo di profonde lotte e divisioni razziali. Si è laureato all’Università dell’Alabama e in seguito è entrato in seminario per studiare per diventare un prete cattolico romano. Dopo aver trascorso del tempo a vivere per le strade di Washington DC, Len ha ottenuto una posizione nella redazione del Washington Post, dove ha contribuito con molti articoli al giornale ed è diventato uno scrittore vincitore di premi.