Progetto Ubuntu, la Natività Mediterranea consegnata al Papa
“Ancora profondamente emozionati dall'incontro diretto con Papa Francesco, ci sentiamo di condividere la gioia di rendere visibile l’invisibile. Grazie a Mediterranea che ci ha dato la possibilità concreta di esserci”. Lo scrivono sui social i promotori di “Ubuntu”, progetto del Centro Diurno di riabilitazione psicosociale “Lavori in Corso” dell’Asl Napoli 1 Centro gestito dalla cooperativa sociale Era del gruppo Gesco.
Un presepe particolare, realizzato nelle scorse settimane dagli utenti della salute mentale, insieme agli operatori, è stata consegnato ieri direttamente nelle mani di Papa Francesco, che li ha accolti in udienza grazie all’invito di Mediterranea Saving Humans.
Insieme alla presidente di Mediterranea Laura Marmorale e al capomissione Luca Casarini, nella delegazione rappresentativa dell’ong, in udienza papale, ieri una decina di persone - formata da alcuni pazienti, operatori del terzo settore e operatori del pubblico – hanno avuto l’opportunità di salutare il Papa.
Nella Natività Mediterranea, questo il titolo dell’opera consegnata a Papa Francesco, Gesù bambino è avvolto in una coperta termica. Si tratta di un'opera originale, realizzata in collaborazione con l'equipaggio di terra di Napoli di Mediterranea per raccogliere fondi per l'associazione, frutto dell'amicizia e della cooperazione fra operatori sociali, cittadini fragili, attivisti per i diritti umani e volontari della città. Una collaborazione, questa, che arriva al secondo anno.
“Lavori in corso” è il Centro Diurno del Distretto di Salute Mentale 29 della Asl Napoli 1 centro; i suoi utenti, insieme agli operatori della Cooperativa Era, che animano le attività del centro diurno, danno vita nell’ambito del progetto “Ubuntu”, a manufatti di pregio realizzati con materiali considerati “di scarto”.
Ubuntu è la loro filosofia: una parola in lingua bantu che significa letteralmente “umanità” e che indica un’ideologia e un’etica dell’Africa sub Sahariana basata sull’interconnessione di tutti gli esseri umani, sulla benevolenza e sul rispetto verso il prossimo.
Mediterranea Saving Humans è l’organizzazione della società civile che con la nave Mare Jonio dal 2018 è impegnata in operazioni di monitoraggio e soccorso delle persone che rischiano la vita nel Mediterraneo Centrale; dalla primavera del 2022 l’associazione ha organizzato il progetto MED Care for Ucraina che ha portato medicinali e aiuti alla popolazione civile, insediando a Leopoli un presidio medico mobile con la presenza costante di medici volontari.
Le stragi di innocenti a cui abbiamo assistito ancora in tutto questo anno che sta per concludersi hanno ispirato la Natività Mediterranea, nella quale il “bambinello”, avvolto in una coperta termica, ci ricorda che nessuno si salva da solo.
“Diffondere questa opera significa per noi prendere parte alla catena sempre più lunga di braccia e di mani che salvano vite. Ubuntu è la nostra risposta al cinismo dei respingimenti in mare, degli sbarchi selettivi, della guerra, all’idiozia del “salvarsi da soli”. Affidarla alle Tue mani e al Tuo sguardo, Santo Padre, ci conforta nella sicurezza che nessuna persona sarà dimenticata” scrive in una lettera Mediterranea Saving Humans.