Legge Stanca, l’accessibilità non è ancora per tutti
Il 9 gennaio 2004 il Parlamento approvò la legge Stanca sull'accessibilità dei siti internet della pubblica amministrazione. La FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, da anni si batte per sostenere un approccio totale all'accessibilità ed all'inclusione di tutti i cittadini.
L'obiettivo di garantire pari opportunità a tutte le persone con disabilità deve essere prioritario anche nel campo dell'accessibilità digitale. Rendere un servizio digitale fruibile da tutti è essenziale per la partecipazione alla vita sociale e per esercitare i propri diritti.
"Inclusività ed accessibilità rispetto ai diritti delle persone con disabilità sono valori irrinunciabili, suggellati anche dalla Convenzione ONU. Ora occorre ampliare e rafforzare questi diritti, che comprendono la garanzia di pari opportunità per tutti nell'accesso ai servizi della pubblica amministrazione, ed in particolare ai servizi digitali. È fondamentale ed urgente accelerare l'implementazione e la piena adozione della direttiva europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi. Così come lo è proseguire nell'attuazione della legge Delega 227/21 in materia di disabilità. Un passo importante, in tal senso, c'è stato lo scorso maggio con il primo decreto attuativo, volto a garantire a tutti i cittadini, sulla base di uguaglianza, l'accessibilità universale ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni e soprattutto garantire ai lavoratori con disabilità la possibilità di svolgere il loro lavoro in autonomia con la piena fruibilità degli spazi fisici e delle tecnologie alle postazioni di lavoro. Questa è la strada su cui dobbiamo continuare a procedere". A dirlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.